Assegno di Inclusione, ancora qualche giorno poi sarà obbligatorio presentare la nuova attestazione: cosa fare
ll decreto ministeriale n. 154 del 2023, articolo 3 comma 3, prevede che per presentare la domanda per l’Assegno di Inclusione, la grande novità di quest’anno che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, è possibile farlo sia con l’Isee 2023 che con quello aggiornato al 2024. Lo stesso decreto chiarisce anche quando bisogna rinnovare l’Isee per scongiurare il rischio di sospensione dei pagamenti.
Assegno Inclusione, doppia possibilità 2023 e 2024
L’attestazione del 2023, infatti, non avrà sempre valenza. Chi presenta domanda nel mese di gennaio e febbraio 2023 può farlo con l’Indicatore dell’anno scorso, così come non avrà problemi chi già stata usufruendo della misura. Appurato ciò, conviene comunque continuare a beneficiare dell’Assegno anche se abbiamo già il nuovo Isee 2024? Non c’è una risposta comune a tutti poiché dipende dalla situazione economica nei periodi presi come riferimento nelle attestazioni.
Ricordiamo che l’Isee 2023 prende in esame l’anno 2021 e dunque il 2024 il 2022. Se non ci sono state variazioni considerevoli si consiglia di presentare la domanda con il nuovo Isee in modo da anticipare i tempi visto che comunque a partire dal 1 marzo 2024 non saranno accolte domande di Assegno di inclusione senza un Isee in corso di validità.
Prima di fare domanda bisogna necessariamente presentare la Dsu ai fini Isee e questa scadenza si applica anche per chi già percepisce l’Assegno di Inclusione. C’è quindi tempo fino al 29 febbraio 2024 per regolarizzare la propria posizione: in caso contrario la mensilità di marzo non verrà pagata e scatterà la sospensione dell’Assegno che sarà sbloccato solo con la presentazione della nuova attestazione.
Non è escluso che dal rilascio della nuova attestazione Isee possa esserci un cambiamento nello stato della domanda che nel peggiore dei casi potrebbe anche portare a una decadenza dell’Assegno di Inclusione se dovesse esserci un grande miglioramento della condizione reddituale o patrimoniale avvenuta nel 2022.
Ma è vero anche il contrario, ossia che con un ricalcolo, dopo che sia stato appurato un peggioramento della situazione reddituale, possa esserci a un assegno più consistente. In ogni caso è comunque possibile recuperare e aumentare l’importo dell’Assegno ricorrendo all’Isee corrente, se sussistono le condizioni.