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Assegno di inclusione gennaio, INPS svela: oltre il 50% in queste due regioni

Assegno di inclusione, dato significativo dell’INPS per i primi pagamenti di gennaio: oltre il 50% dei bonifici sono andati in particolare in due regioni. Ecco quali 

assegno di inclusione inps
Assegno di inclusione, dove è più richiesto in Italia – CodiciAteco.it

Sono scattati ufficialmente in questo fine gennaio i primi pagamenti dell’assegno di inclusione, ovvero la nuova misura con cui è stato sostituito il vecchio reddito di cittadinanza. Una misura realizzata per cercare di indirizzare gli aiuti statali a chi davvero ne ha bisogno, dunque dando concessione solo a famiglie in difficoltà dove all’interno vi siano minori, disabili o anziani. Una volta approvata la domanda dall’INPS regolarmente presentata in autonomia o presso un Caf di riferimento, è possibile recarsi in un ufficio postale per ritirare la carta per gli acquisti.

Questa servirà per acquistare una vasta gamma di cose prioritarie. Questi includono, innanzitutto, beni alimentari. In aggiunta può essere impiegata per l’acquisto di prodotti per l’igiene personale, quali saponi, detergenti, shampoo e altri articoli essenziali per la cura del corpo e dell’ambiente domestico. L’acquisto di carburante anche è consentito, consentendo alle famiglie di spostarsi. Così come medicinali sia presso le farmacie che le parafarmacie.

Assegno di inclusione gennaio, dove sono andati i principali pagamenti

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Assegno di inclusione, i primi dati INPS – CodiciAteco.it

Emerge nel frattempo un dato significativo a proposito dei beneficiari del nuovo assegno di inclusione. Secondo i dati forniti ufficialmente dall’INPS, infatti, almeno per queste prime erogazioni di gennaio, oltre la metà degli assegni di inclusione erogati sono stati destinati a famiglie residenti nelle regioni del Sud Italia, in particolare Campania e Sicilia. In particolare, su un totale di 446.256 domande lavorate, ben 287.704 richieste sono state accettate, di cui 154.666, equivalenti al 53,76%, provenienti da famiglie residenti in queste due regioni.

Nello specifico, in Campania sono state erogate 83.355 carte mentre in Sicilia il numero è stato di 71.311. Dati estremamente significativi se consideriamo che la popolazione di queste due regioni rappresenta solo il 17,67% dell’intera popolazione italiana. Enorme e preoccupante discrepanza che sottolinea le oramai – e ingiustissime – disuguaglianze regionali di cui i governi dovrebbero farsi realmente carico per accorciare le distanze nel corso degli anni con programmi decennali

Le ragioni dietro questa concentrazione di beneficiari nelle regioni meridionali sono varie e complesse. Tra i fattori che contribuiscono vi sono il tasso di disoccupazione più elevato, la presenza di famiglie numerose e la maggiore incidenza di povertà e disagio sociale rispetto al resto del Paese. Servono politiche pubbliche mirate che promuovano lo sviluppo socio-economico, di questi territori. Non solo un modo per sopravvivere ma un ponte per permettere alle future famiglie di vivere, dignitosamente.

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