Vediamo qualche informazione relativa all’Assegno di Inclusione, come funziona ed entro quanto vanno spesi i soldi del sussidio.
Si chiama Assegno di Inclusione, o AdI, erogato sulla Carta di Inclusione, ed è il sussidio che, a partire dallo scorso gennaio, è andato a sostituire il Reddito di Cittadinanza. Si tratta di agevolazioni simili, ma non identiche, e differiscono per alcuni dettagli, tanto che spesso le cifre percepite con il RdC e l’AdI possono avere delle variazioni.
L’Assegno di Inclusione è destinato alle famiglie con reddito ISEE inferiore ai 9.360 euro e in cui è presente almeno un soggetto disabile, un over 60, un componente in condizioni di fragilità, oppure un minorenne. Il denaro erogato aiuta il cittadino beneficiario nel pagamento di beni e servizi specifici, come il pagamento delle bollette o dell’affitto di casa.
Entro quanto spendere i soldi dell’Assegno di Inclusione
Introdotto dal Decreto Lavoro, spetta ai nuclei familiari con determinati requisiti. A questi spetta un’indennità di 500 euro mensili, che può arrivare fino a 780 euro sommando il contributo di affitto, esenti da Irpef. Ogni mese, l’Assegno di Inclusione viene erogato dopo la sottoscrizione del PAD, ossia il Patto di Attivazione Digitale, tramite il portale SIISL.
La famiglie possono ricevere fino a 6 mila euro annui, 500 euro al mese, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il limite aumenta fino a 7.560 euro annui e 1.800 euro annui se nel nucleo famigliare è presente un over 67 o altri familiari disabili. Il sussidio viene erogato per un periodo di 18 mesi, dopodiché, la prestazione deve essere rinnovata.
Il limite di tempo per poter spendere i soldi accreditati sull’AdI: cosa dice il Decreto
Così come il Reddito di Cittadinanza, anche l’Assegno di Inclusione si deve sfruttare per l’acquisto di beni e di servizi, tramite pagamento elettronico, oppure tramite bonifico mensile SEPA/Postagiro, o pagamenti presso gli uffici postali. Inoltre, permette il prelievo contante, per un massimo di 100 euro per singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza.
Tuttavia, occorre tenere presente la scadenza della Carta. Il denaro caricato sulla Carta di Inclusione deve essere speso entro il mese successivo a quello dell’erogazione? L’importo, se non consumato, viene sottratto alla mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato?
Questo punto, in realtà, con il passaggio dal RdC all’AdI, è decaduto, per questo motivo, non esiste più una scadenza entro la quale consumare il denaro sulla Carta. A tal proposito, Assegno inclusione, i soldi accreditati possono essere accumulati?