Molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione potranno inviare la propria domanda prima di altri cittadini: ecco come fare.
A partire dal 1°gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza andrà definitivamente in pensione lasciando il posto all’Assegno di Inclusione, una misura di sostegno al reddito che spetta ai nuclei familiari o alle persone singole che rispettano alcuni requisiti. L‘Assegno di Inclusione è stato introdotto con il Dl Lavoro dello scorso mese di maggio per volere della ministra del Lavoro Marina Calderone.
Dopo quattro anni di servizio, la misura voluta dal governo Conte nel 2019 per contrastare la povertà e per inserire le persone all’interno del mondo del lavoro, lascerà dunque il posto ad altre misure di sostegno. Alcuni beneficiari dell’Assegno di Inclusione potranno anche fare domanda prima degli altri per ottenere la misura: il motivo.
Assegno Inclusione: chi potrà inviare la domanda tra pochi giorni
A partire dal 1° gennaio 2024 percepiranno l’Assegno di Inclusione i nuclei familiari con un reddito basso, che hanno a carico soggetti disabili, minori o over 60, o che sono in carico ai servizi sociali, il tutto in seguito alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale. L’importo dell’assegno è variabile a seconda della composizione del nucleo familiare e può arrivare fino a 6.000 euro all’anno.
Inizialmente la domanda di presentazione per l’Assegno di Inclusione doveva essere presentata a partire dal 1° gennaio 2024 ma il governo sta pensando di anticipare il click day il 18 dicembre 2023. La decisione è stata presa per evitare che i beneficiari perdano una mensilità di sostegno e che, quindi, la ricevano già a gennaio.
Stando alle stime proposte dall’Inps, saranno ben 737.400 i nuclei familiari interessati alla richiesta. Il contributo economico sarà erogato attraverso la Carta di inclusione, emessa da Poste italiane. La domanda potrà essere presentata tramite il sito dell’Inps, effettuando il riconoscimento della propria identità tramite SPID.
L’intera procedura potrà anche essere svolta dai vari Patronati sparsi sul territorio e dai Caf. I Servizi Sociali convocheranno i componenti del nucleo familiare entro 120 giorni dalla domanda, al fine di procedere a un’analisi multidimensionale dei bisogni.
Assegno d’Inclusione: i requisiti per ottenerlo
Per ricevere l’Assegno di Inclusione bisogna rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto il reddito ISEE non deve essere superiore a 9.360 euro annui per un nucleo familiare composto da una persona e non superare gli 18.720 euro annui per un nucleo familiare composto da due persone.
Sempre per quanto riguarda l’ISEE non deve essere superiore a 28.080 euro annui per un nucleo familiare composto da tre persone; non superiore a 37.440 euro annui per un nucleo familiare composto da quattro persone. Infine non deve essere superiore a 46.800 euro annui per un nucleo familiare composto da cinque persone.
Possono ricevere l’Assegno d’Inclusione le famiglie al cui interno del nucleo familiare ci siano uno o più soggetti appartenenti alle seguenti categorie: disabili di cui all’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104; minori di età inferiore a 18 anni; persone di età pari o superiore a 60 anni o persone in condizione di svantaggio sociale e familiare, individuate dai servizi sociali. L’Assegno è erogato per 18 mesi, al termine dei quali può essere rinnovato per altri 12 mesi, dopo uno di sospensione.