Assegno di inclusione e ISEE: quale presentare e come aggiornare la certificazione.La procedura per evitare problemi
L’assegno di inclusione è tra i sussidi che più interessano alle famiglie italiane per il 2024. Insieme a quelli dedicati ai figli e a quelli per il pagamento delle bollette, rappresenta la sovvenzione che più fa gola a chi si trova in situazione di difficoltà. I primi pagamenti partiranno già il prossimo 26 gennaio per tutti coloro che hanno presentato la domanda entro il 7 gennaio e che dunque per quella data hanno avuto già l’esito positivo e sottoscritto il Patto di attivazione digitale.
Per presentare la domanda è necessario essere in possesso dell’ISEE che indica la situazione economica familiare che, secondo i requisiti stabiliti, non deve superare i 9.360 euro per i nuclei familiari che accolgono soggetti disabili, over 60, minorenni o persone in condizioni di svantaggio. Ma quale certificazione deve essere presentata e quando questa va aggiornata? Chiariamo tutto.
Per effettuare la domanda per l’assegno di inclusione occorre, come detto, presentare l’ISEE in corso di validità del nucleo familiare con un valore che non sia superiore a 9.360 euro. È importante, inoltre, che il valore del reddito familiare rientri entro 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Ma quale ISEE presentare? Quello in corso di validità e dunque quello 2024 che è riferito alla situazione economica del 2022. L’Inps per facilitare le procedure, ha specificato che inizialmente le famiglie che vogliono presentare la domanda possono inserire anche l’ISEE in corso di validità fino al 31 gennaio 2023. Questo servirà solo per verificare in un primo momento i requisiti per l’erogazione del sussidio nei mesi di gennaio e febbraio 2024. Entro tale date, è obbligatorio aggiornare la certificazione. Cosa si intende? Vediamolo in modo più chiaro.
Tutte le famiglie che per accorciare i tempi hanno già presentato la domanda inserendo l’ISEE valido fino al 31 dicembre 2023 non devono dimenticare che entro il 29 febbraio 2024 la certificazione va aggiornata con quella valida per il 2024. Solo in questo modo l’erogazione dell’assegno di inclusione continuerà ad arrivare in modo regolare. Se l’aggiornamento nel mese di marzo non verrà eseguito, invece, dopo la liquidazione delle prime due mensilità, la prestazione verrà sospesa fino al rinnovo dell’ISEE. Un passaggio semplice ma delicato che non va dimenticato altrimenti il sussidio avrà uno stop.
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