Assegno di inclusione, arrivano i primi sms-convocazioni: scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare per non perdere alcuna agevolazione.
Tra le novità che vi sono state nel 2024 quella che sicuramente ha un po’ scosso l’opinione pubblica è sicuramente l’introduzione dell’assegno di inclusione. Il cosiddetto sussidio ha praticamente sostituito il reddito di cittadinanza non più in vigore nel nuovo anno, eliminato per l’appunto dal Governo Meloni.
L’assegno di inclusione è una somma che viene erogata mensilmente alle famiglie che si trovano in determinate condizioni precarie, necessarie chiaramente la presentazione della domandina e a quanto pare ad oggi sono 600.000 le famiglie che ne hanno chiesto il beneficio. Un aiuto ancora più elevato rispetto al RdC medio percepito dai beneficiari gli anni precedenti.
Assegno di inclusione, arrivano i primi sms
I numerosi richiedenti il beneficio dell’assegno dell’inclusione potranno in questi giorni ricevere molto probabilmente l’SMS di convocazione presso i servizi sociali. Una tappa fondamentale per poter beneficiare della misura. Una volta ricevuto il messaggio, non resta quindi che presentarsi presso i servizi sociali del proprio Comune.
Dato che lo scopo dell’assegno di inclusione è quello – come suggerisce il nome stesso – di introdurre i cittadini nel mondo del lavoro, per poter ottenere il beneficio devono compiere una serie di step preliminari ovvero iscriversi al sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa, sottoscrivere un patto di attivazione digitale, senza questo il pagamento non parte. Una volta stipulato il patto, i componenti dei nuclei familiari beneficiari dell’assegno di inclusione devono recarsi ai servizi sociali quando vengono convocati.
Arriverà preliminarmente infatti un sms o un’e-mail con data ed ora, viene fissato un appuntamento. Il primo colloquio è previsto per il 2 febbraio. In generale il primo appuntamento per i servizi sociali va effettuato entro 120 giorni, quindi quattro mesi dalla sottoscrizione del pad. Quindi se questi non chiamano bisogna recarsi presso i servizi sociali autonomamente.
Come funziona il colloquio
Il primo colloquio è conoscitivo ed ha la funzione di eseguire una valutazione multidimensionale sui bisogni del nucleo familiare, una valutazione che consiste nel carpire le attitudini lavorative dei soggetti tra i 18 ed i 59 anni che verranno infatti inviati ai centri per l’impiego, un luogo dove i beneficiari dei sussidi dovranno rinnovare la propria posizione ogni 90 giorni.
Quindi i componenti non attivabili al lavoro dovranno recarsi ai servizi sociali, gli occupabili che hanno stipulato il patto di servizio personalizzato dovranno presentarsi presso il Centro per l’Impiego competente. Se manca questo aggiornamento costante, il beneficio economico verrà sospeso.