Assegno di inclusione, quali sono le decisioni del governo sui titoli di Stato e il calcolo dell’ISEE. Le ultime novità.
Proseguono le discussioni intorno all‘Assegno di inclusione (ADI), la misura che seppur parzialmente prende il posto del Reddito di Cittadinanza. Mentre si segnalano ancora diversi rallentamenti nella valutazione dei requisiti e delle condizioni di svantaggio, le discussioni si centrano sull’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). O meglio sui fattori reddituali e patrimoniali che lo determinano.
Ricordiamo che l’ISEE massimo per richiedere la prestazione contro la povertà è di 9.360 euro e il reddito familiare non oltre i 6mila euro. La misura è destinata ai nuclei familiari con almeno un componente che sia minorenne, o disabile, o con età pari o superiore a 60 anni, o in condizioni di svantaggio e inserito in programmi di cura e assistenza pubblica.
Proprio in questi giorni si discute della possibilità che non siano considerati i titoli di Stato (BTP, buoni fruttiferi postali, buoni del tesoro) dal calcolo complessivo dell’ISEE, fino alla soglia di 50mila euro. Si tratta di una sorta di esonero dal conteggio ISEE di questi titoli. Una decisione a favore delle famiglie che investono in questi strumenti di risparmio finanziario.
Una possibilità in più per ottenere le agevolazioni e i bonus raggiungibili con l’Indicatore della situazione economica equivalente. La norma, introdotta in sede di manovra di bilancio, non è tuttavia ancora operativa, come già segnalato dall’INPS con un messaggio del 12 gennaio 2024. Manca infatti l’aggiornamento del regolamento ISEE, senza il quale non è possibile effettuare il conteggio secondo le nuove indicazioni.
Nel frattempo, tuttavia, il governo ha deciso, in sede di discussione del decreto PNRR, che i beneficiari di Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e lavoro (SFL) non potranno fruire dell’agevolazione, inserita nelle legge di bilancio 2024. Quindi niente esclusione dal calcolo ISEE dei titoli di Stato per i richiedenti le misure in questione. Ai fini dell’accesso ad ADI e SFL, buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio postale, titoli di Stato andranno inseriti nel calcolo ISEE.
I limiti reddituali e patrimoniali delle due prestazioni resteranno quindi immutati, tenendo conto anche di questi eventuali investimenti. Il fine di questa decisione del governo è “raggiungere le categorie più vulnerabili del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol)”.
Per avere conferma di questa decisione sarà comunque necessario attendere la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), attesa nei prossimi giorni. Una decisone che centramente sarà al centro dlle discussioni nelle prossime settimane.
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