Assegno di divorzio, quali sono i casi in cui si ha un nuovo partner e si perde l’erogazione della somma? Questo è quanto previsto dalla Legge.
La famiglia è sempre stata nell’ordinamento giuridico italiano la prima formazione grazie alla quale ognuno trova la propria posizione nella società. Tuttavia, la concezione di famiglia si è evoluta nel tempo: non è più il nucleo inteso ab origine, ma un qualcosa che ha subito gli effetti del tempo.
Ecco perché da quando è stato introdotto con Legge n. 898/1970 il divorzio, questo Istituto ha sollevato le sorti di famiglie dove non si andava più d’accordo, dove c’erano delle discrepanze date dalla rottura dell’equilibrio. Tale legge all’epoca fece molto scalpore ma al tempo stesso ha aiutato veramente molte persone a porre fine ad un matrimonio per niente lieto. Certo, oggigiorno sono tante le coppie che divorziano ed è difficile (ma non impossibile) trovare qualcuno che vanti dei matrimoni longevi.
Ma al di là delle questioni meramente sociali, ci sono alcuni dettagli che meritano di essere approfonditi adeguatamente per evitare di incappare in situazioni difficili. Ad esempio cosa accade dopo il divorzio? Cioè quando la coppia è scoppiata e decide di farsi, come è giusto che sia, una nuova vita con accanto un’altra persona, viene da chiedersi: si può perdere l’assegno di divorzio se si ha un nuovo partner? E’ ora di fare chiarezza.
Sul punto è intervenuta la Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi in merito. Con sentenza numero 3761 del 12 febbraio del 2024 ha risposto alla dedicata questione una volta per tutte: in alcuni casi si può perdere l’assegno dell’ex marito. Questo avviene quando si ha un nuovo partner precisamente nei casi in cui ci sia non solo una convivenza stabile quindi vivono sotto lo stesso tetto ma, come nel caso di specie, ma anche il nuovo tenore di vita agiato dell’ex moglie beneficiaria dell’assegno di divorzio.
Ecco perché l’ex marito ha chiesto di revocare l’assegno di divorzio o quantomeno ridurne l’importo visto che la moglie aveva un nuovo compagno ed un tenore più elevato rispetto a quando era unita in matrimonio. Talmente agiato da viaggiare spesso.
Ecco perché gli Ermellini sono stati chiamati in merito a pronunciarsi, adducendo che in questi casi l’assegno si può perdere. Vi sono infatti dei giustificati motivi tali da far pensare che la donna abbia delle risorse sufficienti, non solo per provvedere alla propria sopravvivenza ma vivere agiatamente. In questo caso è venuta meno la ratio dell’assegno di divorzio previamente riconosciuto con un quantum stabilito dal Giudice.
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