Avete un giardino in casa e volete abbellirlo? Date un’occhiata a questo bonus che potrebbe farvi molto comodo e attutire i costi in modo considerevole.
Buone notizie per chi possiede un giardino oppure un terrazzo e lo vuole abbellire per renderlo più vivibile. Infatti è possibile richiedere il cosiddetto bonus verde che non è altro che una detrazione sull l’Irpef in 10 quote annuali del 36% su una spesa massima di 5.000 €. Sta a significare che si può risparmiare fino a 1.800 € se si spende la cifra massima indennizzabile. Curiosi di sapere quali sono i requisiti?
Esistono dei limiti: infatti i lavori che riguardano giardini, oppure aree scoperte, devono essere innovativi e non deve esserci una manutenzione ordinaria. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio quando si può richiedere e in quali situazioni è previsto. Tutto quello che c’è da sapere per ricevere questa agevolazione che può fare molto comodo a chi ha un un terrazzo.
Rientrano in questi bonus, ad esempio, la costruzione di giardini pensili, oppure di pergolati. Tuttavia è possibile anche aggiornare il sistema di irrigazione ed eventualmente inserire delle fioriere di abbellimento, a patto che siano fisse. Come tutte le altre detrazioni è importante, poi, che i pagamenti siano tracciati con la cosiddetta fattura parlante, in modo tale da andare a identificare la ditta che ha osservato i lavori.
Il contribuente che ha pagato dovrà indicare, nella dichiarazione del 7 e 30 nel rigo E12, l’importo con un’autocertificazione e andare ad usufruire della detrazione in 10 quote annuali. Se si possiedono più abitazioni, che hanno giardini oppure terrazzi oppure zone esterne, è possibile avere questa detrazione per ogni abitazione che si si possiede.
Una detrazione che non è applicabile per i negozi e gli uffici. Chi ha una ubicazione ad uso promiscuo, come un ufficio, ha possibilità di avere la detrazione di circa il 50%, ovvero del 18% della somma massima di 5.000 euro. Ovviamente, anche in questo caso, tutto deve essere documentato con pagamenti tracciabili. I pagamenti possono avvenire tramite ricevuta fiscale, oppure bonifico bancario, dove specificare il codice fiscale oppure la partita iva della ditta che ha effettuato i lavori e il codice fiscale il contribuente.
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