Gli arretrati per i bonus destinato alle mamma insegnanti nel 2024 continuano ad aumentare: a quanto ammontano finora.
In base agli arretrati riguardanti il “bonus mamma” per le docenti della penisola italiana nel mese di febbraio 2024 si è stilato un resoconto per verificare quale siano effettivamente le somme che fino a questo momento non sono state ancora erogate dal nuovo programma NoiPa alle lavoratrici dipendenti.
Le informazioni riguardanti i sistemi e le tempistiche dei pagamenti e acquisizione della domanda per il bonus sono state aggiornate dall’INPS nella circolare del 31 gennaio scorso.
Per poter ottenere il “bonus mamma” – destinato alle docenti nel 2024 – le insegnanti dovranno possedere i seguenti requisiti. I requisiti sono stabiliti da quanto indicato all’interno del “punto 6” della relativa circolare INPS. Nonché dalle modifiche relative agli articoli della Legge di Bilancio del 23 dicembre 2023. Per l’INPS – a partire dall’11 gennaio 2024 – si farà riferimento alla decontribuzione. Ossia al rimborso del 6% o del 7% dei contributi dei lavoratori dipendenti.
In contemporanea alla pubblicazione degli aggiornamenti sulla Maturità 2024: è confermato che il sostegno verrà erogato in due casi specifici. Il primo: se l’insegnante risulta avere un contratto a tempo indeterminato e al contempo avere tre figli di cui almeno uno di questi ultimi abbia meno di 18 anni. Mentre, il secondo: se l’insegnante, sempre a tempo determinato, ha due figli, di cui uno dei due di età inferiore ai 10 anni.
Il “bonus mamma” per docenti può raggiungere annualmente un limite di erogazione non superiore ai 3mila euro. Il quale, se suddiviso mensilmente, non sarà superiore ai 250 euro. Qualunque attività d’insegnamento svolta dal docente di riferimento al di fuori degli istituti scolastici non verrà presa in considerazione. In quanto assente tra i requisiti necessari per poter beneficiare del sostegno.
Diversamente dal calcolo e dal risarcimento per le ferie non godute dai docenti, per calcolare gli arretrati netti del “bonus mamma” è sufficiente integrare il nuovo bonus di quest’ultimo anno. Per le insegnanti della scuola primaria e della scuola dell’infanzia gli arretrati al netto dell’Irpef ammontano a un minimo di 84,15 euro percepibili mensilmente. Fino a un massimo di 325 euro.
Nel frattempo, per le docenti delle scuole medie, il debito relativo al “bonus mamma” ammonta a un totale variabile di 90,43 euro – 325 euro al mese. Infine, per quel che riguarda le insegnanti degli istituti secondari, il debito totale resta inalterato rispetto a quello delle docenti che svolgono la loro attività negli scuole medie.
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