Antifurti in casa, ecco cosa è giusto che tu sappia prima di acquistarne ed installarne uno: ecco come stanno realmente le cose a riguardo.
Quello relativo alla sicurezza è un tema sempre estremamente attuale. Al di là delle dichiarazioni di facciata, è innegabile che allo stato attuale delle cose non sempre si riesce ad essere tranquilli. Neanche quando ci si trova a casa. Per non parlare, poi, dei momenti in cui, per motivi di lavoro o anche solo per un viaggio di relax, lasciamo la nostra abitazione per settimane o addirittura per mesi a volte. In situazioni analoghe, la soluzione migliore e più gettonata è certamente rappresentata dalla possibilità di installare un antifurto a casa che possa segnalare eventuali ingressi di malintenzionati in casa.
In pratica, questi strumenti di base emettono dei suoni prolungati e molto forti quando sono attivati e qualcuno entra in casa. Chiaramente, però, oltre a scacciare via i problemi, c’è la possibilità che una soluzione del genere possa avere anche qualche effetto collaterale. Come disturbare il sonno e la quiete del condominio in cui si abita. Per questo motivo in molti si chiedono se effettivamente servono oppure no dei permessi per poter installare degli antifurti in casa. Ecco come stanno le cose secondo quanto viene previsto al momento dalla legge di riferimento da questo punto di vista.
Come detto, si tratta di un qualcosa che non si può assolutamente prendere con superficialità. Serve, infatti, che si faccia bene attenzione al rapporto tra rischi e benefici prima di procedere con l’acquisto di un antifurto. Facendo, poi, anche attenzione al modello che si sceglie. In tal senso, però, è giusto sottolineare un aspetto non di poco conto. Stando a quanto previsto dalla legge, si può installare un antifurto in casa, in ufficio, nel proprio negozio o nel proprio garage senza chiedere nessuna autorizzazione né al condominio, né ai dirimpettai, né tanto meno al Comune o alle autorità.
Detto ciò, però, al di là di quel che è previsto dalla legge, è giusto sottolineare un aspetto non di poco conto. E’ comunque buona educazione informare i condomini di aver installato un antifurto, anche per far sapere loro che in caso di suoni tipici nel cuore della notte il furto sta avvenendo nella propria casa. In tal senso, tieni a mente che esiste il bonus allarme 2024 da tenere in considerazione per chi deve fare questa spesa.
Il discorso cambia nel momento in cui si decide di installare un antifurto in una zona comune di un condominio? La risposta è no, ed anzi, dal momento che si ritiene che sia un interesse di tutti collaborare alla sicurezza del condominio, il condomino può anche chiedere il rimborso per le spese sostenute. A proposito di sicurezza, arrivano novità importanti anche per i nostri smartphone Android.
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