Allarme riduzione dello stipendio: ecco chi rischia e come difendersi

Spunta un nuovo allarme riduzione dello stipendio. Diversi lavoratori rischiano grosso, ma sarà comunque possibile difendersi: come fare. 

Uno degli obiettivi del Governo per il prossimo anno è quello di aumentare gli stipendi degli italiani. Eppure adesso è allarme per la riduzione che si verifica in diversi casi. Infatti sono diversi i dipendenti che rischiano grosso, ma fortunatamente sarà possibile comunque difendersi.

Riduzione Stipendio cosa rischia
Adesso si rischia una riduzione dello stipendio – Codiciateco.it

Sono tante le riforme previste dalla nuova Legge di Bilancio, che verrà descritta dal Presidente del Consiglio durante il discorso di fine anno. Dal prossimo anno è visto un aumento delle pensioni, con la platea interessata che vedrà l’aumento dell’importo erogato. La stessa sorte dovrebbe toccare anche agli stipendi degli italiani.

Tutto ciò servirà per venire incontro anche alla crescente inflazione che ha fatto aumentare i costi della vita. Non sempre però questi aumenti si verificheranno, anzi in alcuni casi c’è un rischio di riduzione dello stipendio. Quando si verificano questi scenari ci si potrà comunque difendere, ma bisognerà fare tanta attenzione.

Allarme riduzione dello stipendio, bisogna fare molta attenzione: gli scenari per i lavoratori italiani

Uno degli aspetti spesso dibattuti in materia di malattia riguarda la riduzione dello stipendio durante il periodo di assenza. Sono diversi i precari che hanno sollevato un dubbio riguardante la riduzione degli stipendi in questi scenari, chiedendosi se la riduzione stipendiale del 50% si applichi solo ai giorni eccedenti il trentunesimo giorno di malattia o a tutto il periodo di assenza. La risposta è presente nell’articolo 19 del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) del 29 novembre 2007, che affronta la questione delle ferie, dei permessi e delle assenze per il personale assunto a tempo determinato.

Riduzione Stipendio cosa rischia
Cosa si rischia e come sarà possibile difendersi – Codiciateco.it

Nel caso specifico di assenza per malattia di un insegnante precario, si applicano i commi 3 e 4 di tale articolo. Secondo quanto stabilito dalla normativa, il personale docente e ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) assunto con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo non superiore a 9 mesi in un triennio scolastico. Durante il periodo di assenza la retribuzione andrà a subire diverse variazioni.

Per i primi 30 giorni di malattia, la retribuzione è corrisposta per intero. Ma a partire dal 31° giorno di assenza, la retribuzione subisce una riduzione del 50%. Questa riduzione si andrà ad applicare a tutti il periodo successivo al trentesimo giorno di malattia. Inoltre bisogna ricordare che nei primi 10 giorni di assenza per malattia, il trattamento economico erogato è limitato al solo trattamento economico fondamentale, escludendo ogni indennità o emolumento aventi carattere fisso e continuativo.

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