Il 2025, ancor più dell’anno corrente, segnerà un netto cambiamento per quanto riguarda i bonus sulla casa. Scopriamo quali resteranno e quali invece saranno eliminati.
Degli incentivi che permettessero di acquistare o ristrutturare casa recuperando una parte delle spese esistono da parecchio tempo. Tuttavia dalla fine delle chiusure provate dai lockdodwn della pandemia, lo strumento dei bonus è stato utilizzato anche come forma di rilancio dell’economia, per favorire sempre più investimenti, soprattutto se questi riguardano la casa.
Da lì i bonus mobili, il superbonus al 110% e potremmo continuare davvero all’infinito. La loro era sembra però essere decisamente arrivata al capolinea; le casse dello Stato non hanno più fondi per rifinanziali e quindi molti di questi sono stati cancellati e altri lo saranno presto.
Insomma, le diverse voci sui bonus casa di cui abbiamo sentito parlare fino ad ora presto potrebbero cambiare. Non solo l’anno corrente ha già determinato un netto cambiamento rispetto agli anni appena trascorsi, ma la situazione cambierà ancora di più a partire dal 2025. Quello che segue è, quindi, un sunto di tutti i bonus casa che resteranno attivi ancora per un po’ e fruibili anche per chi sta pensando di prendere casa ma lo farà non prima del prossimo anno.
Bonus casa, tutti quelli che saranno rinnovati anche nel 2025
Non solo diminuiranno, ma cambierà anche la forma dei bonus edilizi erogati fino a questo momento. Molti sono in scadenza proprio al 31 dicembre 2024 e quelli che saranno rinnovati non potranno più prevedere una detrazione, più o meno lungo termine, sull’Irpef. Si parlerà invece di bonus a fondo perduto per cui sarà necessario fare domanda e a cui combacerà, nel caso di detrazione, anche una riduzione delle aliquote e dei massimali raggiungibili. Nel complesso, quindi, l’accesso ai bonus casa sarà più complesso.
Per quanto riguarda, invece, la lista di quelli che dovrebbero sopravvivere, l’azione di Governo è mirata al mantenimento di:
- Superbonus; rivolto esclusivamente ai condomini e proprietari di edifici con 2-4 unità abitative. La detrazione massimale sarà del 65%, a seconda dei lavori svolti.
- Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche; massimale impostato al 75%, ma anche regole di accesso molto più rigide rispetto a quelle del 2024.
- Bonus ristrutturazione; dovrebbe restare ma con limitazioni davvero consistenti. Si parla di una percentuale che scende al 36% e un massimale che passa dai 96mila euro attuali ai 48mila per unità abitativa.
- Ecobonus; anche qui scendo i limiti di spesa e percentuali, fissati ancora una volta rispettivamente a 48mila euro e 36%.
- Sismabonus; anche questo si accoda ai due precedenti e quindi massimale di spesa a 48mial euro per unità e 36% di detrazione.
Bonus che saranno eliminati
La lista insomma si fa davvero molto più ristretta oltre che difficilmente accessibile. A sparire nel complesso saranno circa 5 bonus; a partire dal Superbonus al 110% già non più erogato nel 2024, ma che ha impegnato i fondi governativi per lavori in fasi di ultimazione. A questo si aggiungo il bonus mobili, il bonus verde e l’opzione eco-sismabonus.
In ogni caso nulla è ancora definito con certezza. Si dovrà infatti aspettare la Legge di Bilancio del 2025 per capire se effettivamente il Governo riuscirà a confermare questi bonus o se ne saranno eliminati altri.