Ancora pochi giorni per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate ma adesso tutto può essere più difficile per via delle banche
Dopo l’ultima festività della Pasqua, ossia il lunedì in Albis, restano anche tre giorni di tempo per una scadenza. Il 4 aprile infatti è il termine ultimo per comunicare via telematica la cessione del credito all’Agenzia delle Entrate per i bonus edilizi. Per chi non ha ancora provveduto le possibilità di riuscire in questi pochi giorni sono poche e a prezzi che non sono molto convenienti. A pochi giorni dalla scadenza alcune banche, soprattutto le più grandi, non ritirano crediti se non a una clientela selezionata mentre le Poste effettuano solo operazioni di piccolo cabotaggio. Un credito di 110 euro che deriva da 100 euro di spese per operazioni coperte dal Superbonus 110, oggi viene compensato sulla piattaforma Sibonus per 88,11 euro.
La cessione del credito è in pratica un accordo contrattuale con il quale si trasferisce il diritto di credito di un soggetto, che prende la definizione di cedente, ad un acquirente terzo (il cessionario) che lo acquista ad un determinato prezzo e successivamente passa alla riscossione nei confronti del debitore, ossia il ceduto.
Ricordiamo che la cessione del credito per il Superbonus è possibile solo per i condomini che hanno redatto delibera assembleare e Cilas prima del 17 febbraio 2023. È lo stesso termine temporale per l’Ecobonus e Bonus ristrutturazione per i quali però non c’è la Cilas ma la Cila ordinaria, se prevista. In alternativa vale altro documento atto a testimoniare la data di inizio lavori.
Il 4 aprile è il termine relativo “alle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2023” e anche alle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute negli anni dal 2020 al 2022. Ma chi non riesce a compiere l’operazione di cessione entro tale giorno può chiedere l’agevolazione nella Dichiarazione dei Redditi.
Ci sono delle proroghe nelle comunicazioni che gli amministratori di condominio devono inviare all’Agenzia sulle spese di ristrutturazioni che riguardano parti comuni, termine che coincide comunque con il 4 aprile. Ma nel documento da inviare c’è l’esonero dall’invio della comunicazione dei dati nel caso in cui tutti i condomini abbiano scelto per la cessione o lo sconto in fattura integrali. Non c’è dunque l’obbligo di duplicare una comunicazione su dati già in possesso delle Entrate.
Per quanto riguarda il Bonus barriere architettoniche, il 1 gennaio di quest’anno lo sconto in fattura e la cessione del credito per questa agevolazione sono possibili solo per le opere sulle parti comuni. Per le singole unità immobiliari è necessario che nel nucleo familiare che abita la casa vi sia una persona rinvalida o che il reddito familiare equivalente non superi i 15mila euro l’anno. In questo articolo vediamo cosa potrà succedere ai bonus edilizi nel 2025.
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