Agenzia delle Entrate, come cambia il fisco. Obiettivo snellire e velocizzare i servizi con meno code agli sportelli.
Con l’anno in corso si annuncia una nuova fase dei rapporti tra cittadini e Agenzia delle Entrate. A dettare le linee del cambiamento c’è il Piano integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026 che prevede delle importanti novità. Si tratta di innovazioni che riguardano sia i servizi offerti ai contribuenti, che i controlli fiscali.
Da un lato maggiore spazio all’informatica, per favorire e dare più rapidità alle procedure richieste da cittadini, professioni e CAF. Dall’altro controlli intensificati con un numero maggiore di posizione verificate con una maggiore collaborazione con la Guardia di Finanza nella fase di indagine e analisi. Un Piano ambizioso che prevede incassi in aumento nel corso del triennio 2024-2026.
Per rendere sempre più efficienti le operazioni e le pratiche dei cittadini il primo passo è lo smaltimento e la riduzione drastica delle file e delle lunghe attese presso gli sportelli fisici delle sedi territoriali dell’Agenzia. Perciò sempre più spazio a servizi forniti con appuntamento, con l’obiettivo del 90 per cento prenotati in anticipo.
Altro obiettivo centrale del Piano è l’uso sempre più massiccio dei servizi telematici fino all’89 per cento di quelli erogati, programmato per il 2026. A questo proposito esemplare il potenziamento della dichiarazione precompilata, con dati inseriti in media pari all’87-90 per cento. Quest’anno poi il documento si accompagnerà a una procedura guidata che renderà iù semplice l’utilizzo.
Sempre di più i contribuenti che ne fanno uso, dagli oltre 24 milioni attuali ai 25 del 2026. e sempre di più quelli che inviano la documentazione da soli senza l’intervento di professionisti e CAF (poltre i 5 milioni quelli previsti alla fine del triennio). Ma non ci sono soltanto i servizi offerte ai contribuenti nel Piano triennale.
Ad avere uno spazio importante la presentazione dell’attività di controllo e verifica, con l’obiettivo di 320mila controlli l’anno e almeno 70mila posizioni selezionate da sottoporre ad analisi approfondite con la collaborazione della Guardia di Finanza. Al centro dell’interesse imposte dirette, iva e crediti d’imposta. La spinta è per l’aumento degli adempimenti spontanei e della compliance.
Infatti per quanto i meccanismi di confronto e comunicazione con i contribuenti, l’Agenzia punta alla spedizione di almeno 3 milioni di lettere di compliance, per incoraggiare i versamenti spontanei, con l’obiettivo di almeno il 61 per cento di risposte positive per l’anno in corso. Quindi collaborazione con i contribuenti e maggior precisione nelle verifiche.
In questo modo anche gli accertamenti portati davanti le Commissioni tributarie hanno maggiori possibilità di superare il ricorso con un uso più attento degli strumenti informatici e di analisi compresa l’intelligenza artificiale.
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