La nuova decisione dell’Agenzia delle entrate per le multe destinate ai no-vax: ecco cosa prevede il decreto milleproroghe.
La sospensione delle multe per i no-vax è prorogata di sei mesi. A stabilirlo è un emendamento da poco approvato al testo del Decreto Milleproroghe 2024. Coloro che hanno violato l’obbligo di vaccinazione contro il Coronavirus vedranno prorogata la sospensione delle multe. Ecco cosa prevede l’emendamento.
L’agenzia delle Entrate proroga di sei mesi la sospensione delle multe per coloro che non si sono vaccinati
Il decreto Milleproroghe 2024, entrato in vigore dal 31 dicembre scorso, prevede diversi rinvii in materia di Fisco. Il decreto legge n. 215 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2023 e le novità che ha introdotto sono molteplici.
Il Consiglio dei ministri, ogni dicembre, approva il decreto Milleproroghe, un decreto legge pensato per risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell’anno in corso. Tale decreto, approvato ogni anno, posticipa l’entrata in vigore di disposizioni normative o proroga l’efficacia di leggi in scadenza. Il decreto Milleproroghe del 2024 stabilisce, tra le altre cose, anche la riammissione in servizio di personale medico e sanitario andato in pensione lo scorso settembre.
Sono diversi gli emendamenti approvati nel “Decreto Milleproroghe”, presentato dal governo e approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. Giovedì 15 febbraio il testo del decreto è stato discusso in Aula. In tale occasione il governo porrà la questione di fiducia mentre la votazione è attesa per lunedì 19 febbraio.
Tra gli emendamenti approvati dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera prima del voto finale dell’Aula vi sono diverse decisioni. Tra queste una delle più significative è la riammissione in servizio di medici e personale sanitario andati in pensione. Il nuovo slittamento di sei mesi per le multe destinate a chi non si è vaccinato è previsto da un emendamento al decreto Milleproroghe, presentato Alberto Bagnai (Lega) e approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. L’emendamento è passato per 8 voti e ha creato tensioni e scontri in aula, rendendo necessaria anche una breve sospensione.