Arriva il pugno duro da parte dell’Agenzia delle Entrate a causa delle tante frodi che ci sono state: dopo lo stop partono i temuti controlli.
L’occhio vigile delle Agenzia delle Entrate non si chiude mai. Soprattutto nel momento in cui si sviluppa il forte rischio di frodi e di truffe che vengono realizzate da parte dei contribuenti. In tal senso, i controlli sono sempre molto fiscali e le conseguenze per coloro che vengono colti in fallo, come si suol dire, sono spesso molto gravi. Da questo punto di vista stanno arrivando delle notizie in maniera sempre più insistente relative a delle inchieste che si stanno facendo sulle delle truffe di massa. E per fermarle stanno per arrivare dei controlli a tappetto.
Le frodi che sono state ravvisate sono di diversi miliardi. In alcuni casi sono state fermate in tempo ed i soldi sono stati, per così dire, salvati. In altri casi sono state già individuate ed ora arriveranno i controlli per appurare quanto accaduto. Le conseguenze, probabilmente mai come in questo caso, nel momento in cui verranno appurate delle frodi, possono essere davvero di altissimo profilo. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e quali sono i profili a rischio e per quale motivo vivono questa situazione di incertezza.
Nel caso specifico stiamo parlando del cosiddetto Superbonus. Come è noto, sono state già scoperte tantissime frode, per le quali sono anche partiti i controlli e le conseguenze minacciate da diverso tempo per tutti coloro che hanno provato ad ingannare il sistema. Nel caso di specie, sono state già sventate tante truffe e tante altre ne verranno sventate, dal momento che stanno partendo dei controlli di massa.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, infatti, stiamo parlando di Ernesto Maria Ruffini, ha annunciato che, in collaborazione con la Guardia di Finanza, sono state già sgominate delle truffe legate al Superbonus per un totale, per l’appunto, di diversi miliardi. Per l’esattezza stiamo parlando di circa 15 miliardi di euro. In maniera specifica, 6,3 miliardi di euro sono stati individuati prima del tempo e quindi i fondi non sono stati erogati, mentre per 8,6 miliardi sono già arrivati i decreti di sequestro. Ricordiamo, inoltre, che è stata fermata anche la proroga per il Superbonus.
Nel momento in cui viene appurato che è stato commesso un reato, starà poi all’autorità giudiziaria decidere le conseguenze. La base di partenza, però, è, come detto anche in precedenza, il decreto di sequestro.
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