Arriva una grande novità in materia di Fisco: dal punto di vista normativo, dal primo settembre potrai salvarti dalle sanzioni in questo modo.
In materia di Fisco, l’apprensione in Italia è sempre massima. A volte perché si ha, per così dire, la coscienza sporca, con la consapevolezza che qualcosa è stato fatto male in maniera intenzionale oppure no. Poco importa questo. In altri casi perché si ha la paura di essersi perso qualcosa e che per questo potrebbe arrivare una sanzione da un momento all’altro. Ancor di più di questi tempi, sono paure legittime e diffuse, dal momento che siamo nel bel mezzo della Dichiarazione dei Redditi. La scadenza di riferimento in senso generico da questo punto di vista, lo ricordiamo, è il 30 settembre.
L’Agenzia delle Entrate, ovviamente, ha il compito di controllare e di vigilare che non ci siano illeciti ed errori. Come è noto, però, nel momento in cui vengono ravvisate situazioni di questo tipo, allora potrebbero seriamente arrivare delle sanzioni molto dure e sanguinose, come si suol dire in questi casi. Dal primo settembre (quindi manca pochissimo) sono in arrivo delle novità importanti, dal momento che è stato messo in piedi un sistema che può evitarti queste sanzioni in materia di 730 et similia. Andiamo a vedere nel dettaglio di che si tratta, dal momento che manca pochissimo all’introduzione di questa novità.
Dal punto di vista normativo il riferimento di questa novità a dir poco importante e significativa è il decreto legislativo 87 del 14 giugno 2024. L’obiettivo di questa norma è quello di rendere leggermente più attenuato, per così dire, l’intero sistema sanzionatorio. Infatti, nel momento in cui saranno commessi degli errori in dichiarazione dei redditi per delle norme poco chiare, allora si potranno presentare delle dichiarazioni integrative entro 60 giorni.
In tal modo, si potranno evitare delle sanzioni. L’idea alla base di questo decreto, infatti, è di evitare quelle multe che vengono comminate per degli errori evitabili da parte dei contribuenti. L’Agenzia delle Entrate invia una sorta di richiesta di chiarimenti e da quel momento si hanno, come detto, 60 giorni. Prima di procedere andando a vedere ulteriori dettagli, ti ricordiamo i dati per la Dichiarazione dei Redditi della precompilata e della versione semplificata.
Tale norma si andrà ad applicare solo nei casi in cui la violazione “sia dipesa da obiettive condizioni d’incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria”, come si legge dal testo del decreto. Nel momento in cui, però, non ci sono situazioni poco chiare in tal senso, allora non si potrà inviare la dichiarazione integrativa entro 60 giorni per evitare sanzioni. A proposito di Dichiarazione dei Redditi, ecco tutti i bonus da inserire.
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