Rimborsi da parte dell’Agenzia delle Entrate, ecco una guida su come vengono pagati questo importo e su tutto quello che c’è da sapere.
Ci stiamo avvicinando, passo dopo passo, ad un momento che per molti italiani è estremamente delicato. Stiamo parlando della cosiddetta dichiarazione dei redditi, una sorta di saldo che viene effettuato tra lo Stato ed i contribuenti. Riguarda tutti i cittadini italiani e chiaramente il timore è grande, dal momento che è concreto il rischio di dover riconoscere alla Agenzia delle Entrate delle somme che possono essere davvero molto importanti. Sono tanti gli strumenti che vengono messi a disposizione, ma a prescindere da quello che si sceglie non cambia quanto va riconosciuto. Ovviamente.
Può capitare, però, a determinate condizioni che si debba avere un rimborso fiscale. Vale a dire che è l’Agenzia delle Entrate ad avere maturato nei confronti di un dato contribuente un debito. Gli sono state chieste, infatti, cifre superiori rispetto a quelle che avrebbe dovuto pagare. In questo caso, una delle opzioni a disposizione dei contribuenti è quella di ottenere un rimborso di questa cifra. Come si può fare? Proprio su questo andremo ora a concentrarci. Ed analizzeremo in tal senso tutto ciò che c’è da sapere sulle modalità con le quali viene riconosciuto il rimborso che viene messo in palio. Auguriamo per questo una buona lettura.
Ancora di più in una fase economicamente così delicata, quando si deve ricevere un rimborso è giusto affrettarsi e cercare di accorciare i tempi, come si suol dire. Ma come avvengono i pagamenti di questi rimborsi? Una volta che essi sono stati riconosciuti dall’ufficio territoriale di competenza, il pagamento avviene tramite bonifico sul conto corrente da te indicato. Chiaramente bisogna comunicare all’ente in questione un IBAN e le informazioni utili relative al conto corrente. L’Agenzia procede con le info in suo possesso, finché il beneficiario non le modifica.
Ma se non ho comunicato un IBAN all’ente in questione? In questo caso, non c’è nessun tipo di problema, dal momento che il pagamento avviene lo stesso. Ma ovviamente la procedura è differente e richiede spenderci un po’ di tempo in più, come si suol dire in questi casi. Per quel che concerne la dichiarazione, poi, prima di procedere, ricorda le nuove scadenze per pensionati e dipendenti. Si tratta di un aspetto molto importante.
Il contribuente riceverà a casa, se ne ha diritto, assegni vidimati da parte di Poste Italiane di un valore pari, per l’appunto, alla cifra di cui si ha diritto. Entro 60 giorni dalla sua emissione, poi, il beneficiario può versare questi assegni sul proprio conto corrente bancario o postale oppure presentare questo assegno presso qualunque ufficio delle Poste per riscattare l’assegno in questione in contanti.
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