Attraverso una nota, l’Uncat ha segnalato che molti contribuenti stanno continuando a ricevere notifiche in questi giorni, nonostante la tregua fiscale.
Da giovedì 1° agosto è scattata quella che è stata ribattezzata come tregua fiscale. L’Agenzia delle Entrate, difatti, ha annunciato il primo dei due stop previsti per l’anno in corso e relativi all’invio di comunicazioni e inviti ai contribuenti in vigore sino al prossimo 4 settembre, salvo casi eccezionali.
Un blocco che, però, come denuncia l’Uncat (Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi), non sarebbe stato rispettato dal fisco. In questi giorni, difatti, come segnala attraverso una nota l’associazione, molte persone starebbero ricevendo comunicazioni e notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate creando un “potenziale danno alla tutela dei contribuenti”
L’Uncat ha pubblicato una nota segnalando come in questi giorni stiano arrivando numerose notifiche ai contribuenti, nonostante il blocco annunciato dall’Agenzia delle Entrate attraverso la circolare n.9/E. Il fisco, difatti, aveva spiegato che dal 1° agosto al 4 settembre, salvo casi di indifferibilità e urgenza, sarebbe stato sospeso l’invio di comunicazioni e inviti, così come accadrà a dicembre.
L’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi, però, ha raccolto, come riferisce il quotidiano La Stampa, numerose segnalazioni in merito alla ricezione di notifiche, in questi giorni, di pignoramento subito dopo i cinque giorni dall’intimazione, intimazioni per cartelle già rottamate o rateizzate, dunque inutili, richieste istruttorie a 15 giorni, richieste di chiarimento sulle posizioni dei crediti per ricerca sviluppo, annunci di notifica del verbale di accesso e richiesta documenti.
Secondo l’associazione, dunque, si starebbe verificando ciò che era stato previsto, ossia la contrapposizione di processi top-down degli uffici fiscali ad una riforma fiscale che prevede la collaborazione tra Fisco e contribuenti. Per l’Uncat, questa prosieguo dell’attività, nonostante lo stop, potrebbe creare un “potenziale danno alla tutela dei contribuenti”.
La situazione creatasi ha spinto gli avvocati tributaristi a chiedere all’Agenzia delle Entrate delle indicazioni omogenee per le sedi territoriali ed una vigilanza sull’attuazione di tali indicazioni in modo da non gravare sui contribuenti, nel caso specifico, durante il mese di agosto, se si tratta di notifiche non urgenti.
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