Agenzia delle Entrate, stanno arrivando queste comunicazioni via PEC a molti lavoratori autonomi e non solo: ecco di cosa si tratta e perché è importante
Ricevere una comunicazione improvvisa dall’Agenzia delle Entrate è probabilmente l’incubo di qualunque italiano. E come dargli torto: immaginate di essere già pressati dalle spese mensili tra affitti/mutui, bollette e quant’altro e ritrovarsi magari anche una spesa addizionale – una sanzione o richiesta di pagamento – da aggiungere al conto. Una mazzata e probabilmente anche definitiva, specialmente se giunta in maniera inaspettata.
Perché se da una parte ci sono molti furbetti che evadono consapevoli e assumendo il rischio di essere scoperti, dall’altra ci sono persone puntuale nei pagamenti ma che potrebbero ritrovarsi comunque in una situazione del genere per un errore di forma, una distrazione o una mancata consapevolezza. E a quel punto la beffa sarebbe anche doppia, in un certo senso: non solo si paga tutto, regolarmente, e in più ci si ritrova anche con una cifra da versare all’ente di riscossione e da fare anche il prima possibile per non ritrovarsi in guai peggiori.
La comunicazione un tempo avveniva per posta fisica con una intestazione all’esterno della busta che faceva già tremare i riceventi. Oggi, al passo coi tempi, gli avvisi arrivano anche in versione digitale e attraverso un mezzo autentificato: la PEC. La differenza tra questa e la classica email è che i messaggi hanno valore legale – quindi ancor più importante nel caso di avvisi del fisco – e in più chi invia può avere la certezza che il testo sia effettivamente giunto a destinazione, cosa non possibile invece con la classica posta elettronica.
E se avete la avete la posta elettronica certificata, è consigliato darle uno sguardo di questi periodi. L’Agenzia delle Entrate sta infatti inviando una serie di comunicazione ai lavoratori con partita iva e non solo. La motivazione? Dal testo si legge direttamente quanto segue: “Gentile Contribuente, ogni anno l’Agenzia delle Entrate esegue dei controlli automatizzati sulle dichiarazioni fiscali presentate per verificare che i dati in esse contenuti siano corretti e che i versamenti siano stati effettuati esattamente e nei termini previsti“.
Il controllo incrociato fa riferimento, nella fattispecie, alla dichiarazione dei redditi 2022. Il problema è il seguente: se si è pagato tutto si è in regola e anzi potreste ricevere anche un credito a favore. Discorso diverso, invece, per chi magari ha provato a fare il furbetto ed è stato stanato dall’Agenzia. In quel caso la comunicazione inviterà a saldare una cifra dovuta ma risultata non pagata. E lì sono guai seri se non si provvederà a quanto dovuto, col rischio poi di avere ulteriori sanzioni e una cartella esattoriale successiva.
Per chi dovesse ricevere un tale avviso e necessita di chiarimenti può farlo contattando i numeri telefonici 800.909696 o 06.97617689: il primo è gratuito da rete fissa, il secondo per mobile comporta un costo che dipende dal piano tariffario applicato dal proprio gestore. Questi contatti sono utili anche per prenotare eventualmente un incontro in sede selezionando l’opzione 3 con la voce automatica. “Oppure – si legge infine nell’avviso – tramite il sito www.agenziaentrate.gov.it, dove potrà consultare anche la guida ai servizi “agili” dell’Agenzia delle Entrate contenente indicazioni utili per comunicare con l’Agenzia”.
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