Se hai preso una casa in affitto e il proprietario ha fatto questa cosa, devi assolutamente muoverti in questo senso, scopri come comportarti.
Prendere una casa in affitto, ha i suoi pro e i suoi contro, a differenza di un mutuo infatti, il nostro investimento non ci permetterà di ottenere una casa di proprietà, tuttavia ci darà la possibilità di avere un posto in cui stare. Per diverse ragioni l’affitto non sempre è una buona scelta, il tutto dipende anche dai proprietari con cui abbiamo a che fare.
Purtroppo i prezzi degli affitti, sono parecchio elevati e talvolta sono esagerati rispetto all’appartamento proposto, il mercato immobiliare infatti, da questo punto di vista è alle stelle. Se è vero che anche per chi affitta esistono dei rischi come quelli di non essere pagato o che l’inquilino occupi la casa ad esempio, nel momento in cui si decide di affittare anche il proprietario ha delle regole da rispettare.
Nel momento in cui si affitta una casa, soprattutto se di grandi dimensioni, non è difficile che il proprietario decida di lasciare la residenza nell’appartamento. Questa scelta potrebbe avvenire per vari motivi, in genere si tratta di questioni legali, amministrativi o fiscali, qualunque sia il motivo che ha il proprietario, non si tratta né di una scelta legittima e neppure legale.
L’unica condizione che ha il proprietario per mantenere la propria residenza nella casa affittata, è che sia concessa in affitto una sola parte dell’intero appartamento. Oltre a questo inoltre lo spazio non affittato dovrà essere chiuso e reso inaccessibile all’inquilino, in maniera tale che quest’ultimo non possa sfruttarlo. L’opzione migliore è quella di chiudere a chiave la parte non è affittata.
Se si sceglie di affittare solo una parte dell’appartamento, e di chiudere a chiave una o più stanze per mantenere la propria residenza ci saranno delle conseguenze dal punto di vista economico, infatti questa scelta comporterà un abbassamento del canone di locazione. Il tutto inoltre dovrà essere specificato nel contratto, in alcuni casi tuttavia non si seguono le regole e l’inquilino si rende conto solo in un secondo momento del fatto che il proprietario abbia deciso di mantenere la propria residenza in una casa presa in affitto.
In genere chi decide di mantenere la propria residenza in un appartamento che sta affittando, lo fa per non pagare l’IMU, facendo risultare una casa secondaria, come abitazione principale. Se l’inquilino si dovesse rendere conto di questa situazione, dovrà ricorrere immediatamente ai ripari e tutelarsi. Prima di tutto dovrà recarsi all’ufficio anagrafe per fare una denuncia di irreperibilità del proprietario, affermando che in realtà non abita nella casa che ha indicato come sua residenza.
L’inquilino avrà facoltà di farlo, solo se vive ancora nell’appartamento, purtroppo infatti le denunce effettuati da terzi non saranno presi in considerazione dalle autorità. La scelta migliore è dunque quella di procedere con la denuncia, qualche giorno prima della scadenza del contratto d’affitto, in modo tale che il proprietario di casa non possa infierire sull’inquilino.
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