Affitto casa, il proprietario può vietarmi di introdurre il mio cane?

Un proprietario di casa mi può impedire di tenere il mio cane in casa in caso di casa in affitto? Ecco che cosa dice la legge in questi casi.

Famiglia e cane
Casa in affitto, il proprietario può impedire di tenere con me il mio cane? Ecco cosa dice la legge in questi casi (Codiciateco.it)

Da un po’ di tempo a questa parte, si è arrivati a capire l’importanza ed il piacere di avere un animale domestico. Sono davvero tantissime, quasi la maggioranza, le famiglie che hanno almeno un cane o un gatto in casa. Per quanto non sia facile la loro gestione, è enorme il sollievo e la serenità che i nostri amici a quattro zampe riescono a portare a casa. Ed in tal senso sempre più persone, come detto, se ne stanno gradualmente rendendo conto. In alcuni casi, però, possono nascere dei problemi. Può capitare, infatti, che per chi vuole prendere casa in affitto il proprietario imponga l’assenza di animali domestici.

Si tratta di una situazione estremamente delicata e difficile da dirimere per chi si trova in un contesto analogo. Soprattutto laddove l’impressione avuta dall’immobile è stata positiva e sembrava tutto perfetto per far partire il progetto di una famiglia. Con al suo interno un cane. Tralasciando l’aspetto emotivo, sicuramente centrale in questa vicenda ma estremamente soggettivo, andiamo a vedere cosa dice la legge. E’ possibile per un proprietario di casa vietare ad un inquilino di avere animali domestici? Analizziamo nel dettaglio, dunque, questa situazione senza ulteriori indugi.

Può il proprietario di casa impedirmi di avere un cane?

Cane a casa
Casa in affitto: ecco come funziona per animali domestici (Codiciateco.it)

Come detto anche in precedenza, la decisione poi è estremamente soggettiva e non si può di certo affrontare questo discorso con superficialità. Ciascuno ha le proprie ragioni. La prima cosa da tenere in considerazione è il regolamento di condominio. In alcuni casi, infatti, è quest’ultimo a vietare la detenzione di animali domestici. In questo caso, però, è possibile solo se c’è una decisione unanime. Mentre non richiede l’unanimità porre la clausola che nel condominio sono ammessi cani e gatti a patto che non disturbino o danneggino gli altri condomini.

Ulteriori restrizioni, però, possono essere contenute anche nel contratto d’affitto. In questo caso, il locatore può legittimamente proibire all’affittuario di detenere un cane. E le conseguenze per chi non si adegua, sia al contratto di affitto che al regolamento di condominio, possono essere davvero importanti ed un fattore da non sottovalutare. Prima di procedere, però, ci teniamo a ricordare cosa fare nel caso in cui tu stia facendo i conti con un vicino di casa particolarmente rumoroso.

Cane in casa contro il regolamento condominiale: conseguenze

Nel momento in cui, in barba al regolamento condominiale, si decide di detenere comunque un cane o un gatto in casa e questo danneggi le parti comuni oppure disturbi la quiete pubblica, allora si può arrivare fino ad essere sfrattati. Chiaramente, poi, la decisione finale in questi casi spetta sempre e solo al giudice. Ecco quali spese condominiali si possono detrarre.

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