Nuove regole molto rigide riguardo agli affitti brevi. Pesanti sanzioni per chi non si adegua. Vediamo cosa cambierà.
Dal 17 dicembre scorso sono state introdotte ufficialmente le nuove regole in materia di affitti brevi. Chi non si adeguerà subirà pesanti sanzioni.
Il mercato degli affitti brevi è in fortissima espansione, soprattutto dopo la pandemia di Covid. Il fenomeno nato negli Stati Uniti, sta prendendo sempre più piede anche in Italia soprattutto tra i giovani e le famiglie con bambini che, ad hotel e bed&breakfast, preferiscono la comodità di un appartamento dove si può godere di maggiore autonomia
Gli affitti brevi stanno generando introiti davvero importanti ma stanno anche creando diversi problemi. In primo luogo a soffrirne sono hotel, bed&breakfast e attività ristoratrice che perdono clienti. In secondo luogo, essendo decisamente più fruttuosi per i proprietari di casa, in molte città è diventato quasi impossibile trovare case da affittare per lunghi periodi. Il Governo è, quindi, intervenuto per stabilire delle regole.
Il Ministero del Turismo è intervenuto per fissare nuove regole in materia di affitti brevi. Previste pesanti sanzioni per chi non si adeguerà alle novità.
Per prima cosa tutti i proprietari che affitteranno le loro abitazioni anche per periodi inferiori ai 30 giorni dovranno munirsi del Cin, il Codice Identificativo Nazionale. Tale codice dovrà essere affisso fuori dall’abitazione che si intende affittare e sugli annunci online. Per ottenere il Cin è necessario fare richiesta, per via telematica, al Ministero del Turismo.
In fase di richiesta, oltre ai dati catastali dell’immobile che si intende affittare, sarà necessario fornire una dichiarazione sostitutiva in cui il proprietario deve certificare di essere in regola con tutte le norme di sicurezza. Infatti, da ora in avanti, per poter affittare un appartamento anche per brevi periodi sarà obbligatorio dotare l’abitazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio e di un estintore portatile ogni 200 metri quadrati.
Previste sanzioni davvero molto pesanti per chi non si adeguerà alle nuove direttive. Infatti chi non sarà provvisto del Cin – il Codice identificativo nazionale- sarà passibile di una multa compresa tra gli 800 e gli 8000 euro. Chi, invece, pur avendo il Cin non lo esporrà fuori dell’immobile o negli annunci immobiliari potrà ricevere una multa che andrà dai 500 fino ai 5000 euro. Infine sono previste sanzioni dai 600 fino ai 6000 euro per chi non si adeguerà agli standard di sicurezza. Spetterà ai singoli Comuni verificare che le direttive del Ministero del Turismo vengano applicate. In caso di violazioni saranno sempre i Comuni ad incassare le sanzioni che poi, dovranno essere utilizzate, per interventi a favore del turismo o per migliorare la gestione dei rifiuti urbani.
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