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Affitti: arrivano tanti nuovi rischi e sanzioni per proprietario ed affittuario

Sono stati predisposti nuovi oneri fiscali per combattere gli affitti in nero. Cosa rischiano i trasgressori?

Il fenomeno degli affitti in nero è, purtroppo, molto diffuso. Trattandosi di una pratica illegale, ci sono sanzioni sia per il locatore sia per l’inquilino.

affitto in nero
I contratti di affitto vanno registrati (codiciateco.it)

La Legge n. 431/1998 impone l’obbligo di registrazione del contratto di locazione entro 30 giorni dalla stipula. In caso contrario, il contratto è da ritenersi nullo.

Esiste un valido metodo per denunciare un affitto in nero. Tutti possono compilare e inviare un apposito modulo, messo a disposizione dalla Guardia di Finanza, che garantisce l’anonimato del denunciante nei confronti sia del proprietario di casa sia dell’inquilino. Qualora sia quest’ultimo a denunciare, l’atto è considerato una prova sufficiente per disporre idonei accertamenti fiscali.

Oltre alla mancata sottoscrizione o registrazione del contratto, è illegale anche pattuire una locazione di importo superiore a quella realmente specificata nell’atto di locazione. In caso di inadempienza da parte dell’inquilino, la Legge sancisce che a fare stato sia il contratto depositato e, dunque, il proprietario può pretendere soltanto la somma risultante all’accordo stipulato.

Affitto in nero: cosa rischiano proprietario e inquilino?

Le sanzioni previste per l’affitto in nero variano in base al ruolo effettivamente assunto dall’inquilino.

sanzioni per affitti in nero
La Legge prevede pesanti sanzioni per le parti coinvolte in un affitto in nero (codiciateco.it)

Se, infatti, l’evasione è conseguenza di un accordo tra le parti, anche l’inquilino subirà conseguenze legali; in caso contrario, sarà coinvolto solo il proprietario di casa. Nell’ipotesi di responsabilità solidale, inoltre, il contratto è ritenuto nullo e l’inquilino sarà costretto a lasciare l’immobile (ottenendo, però, la parziale restituzione delle somme versate).

Se il contratto di locazione non è stato registrato, sia il proprietario sia l’affittuario sono considerati responsabili e, dunque, risponderanno in solido per il pagamento di tasse, interessi e sanzioni.

Nel dettaglio, dovranno versare un importo che può variare tra il 60% e il 120% delle imposte dovute e non corrisposte oppure tra il 90% e il 180%, se è stata dichiarata una somma inferiore a quella effettivamente percepita dal proprietario.

In caso di mancato versamento dell’IRPEF, la responsabilità è attribuita solo al proprietario di casa che, inoltre, potrà essere sottoposto a controlli fiscali per i 5 anni successivi a quello in cui la dichiarazione è stata omessa.

Nell’ipotesi di responsabilità a carico del solo proprietario, l’inquilino potrà lasciare l’immobile in qualsiasi momento evitando il pagamento dei canoni pattuiti.

La Legge consente di ridurre le sanzioni pecuniarie, attraverso la cd. registrazione tardiva del contratto, cioè il deposito dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate dopo il trentesimo giorno dalla stipula.

Le sanzioni da pagare dipendono dal momento in cui si adempie e consistono in un incremento dell’imposta dovuta compreso tra il 6% e il 20% (più gli interessi di mora), in caso di ritardo della registrazione superiore ai 2 anni.

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