L’INPS ha diffuso una circolare in cui comunica le prossime verifiche per le case dei titolari di ADI: spiegate le ragioni dei controlli.
L’Assegno di inclusione (o ADI) è un sussidio economico riconosciuto ed erogato ai nuclei famigliari in condizioni di svantaggio che presentano la domanda. Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, l’Assegno di Inclusione consiste in un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, composto da due parti. A procedere ai controlli dei dati dichiarati dai beneficiari è l’INPS. Con una circolare da poco pubblicata sul portale web è stata comunicata la necessità di procedere alle verifiche delle informazioni sulle case dei titolari ADI.
L’Assegno di Inclusione viene erogato tramite la Carta di Inclusione ed è costituito da un’integrazione del reddito familiare fino a una soglia (quota A). Un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato (quota B) rappresenta invece la seconda parte.
Il 14 marzo scorso è stata diffusa sul sito web dell’INPS il Messaggio numero 1090 inerente le Domande di Assegno di inclusione (ADI) – Primi pagamenti 15 marzo – disponibilità del modello ADI-Com Esteso e abilitazione carte di inclusione per il pagamento del mutuo. Secondo quanto stabilito dalla circolare, i pagamenti ADI di marzo sono avvenuti seguendo il calendario. Il 15 marzo sono stati disposti i primi pagamenti per i nuclei familiari beneficiari dell’ADI che hanno presentato domanda entro il mese di febbraio 2024, con esito positivo dell’istruttoria e con Patto di attivazione digitale sottoscritto.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha inoltre fornito alcune indicazioni sulle verifiche che verranno svolte sulle prime case dei beneficiari ADI. Entro la fine del mese di marzo verranno avviate, sia sulle nuove domande che su quelle già presentate, le verifiche sull’ISEE per rilevare la presenza di un mutuo per la casa di abitazione principale. I controlli sono finalizzati all’abilitazione delle carte di inclusione all’effettuazione dei bonifici delle rate relative. Nel caso di nuclei familiari che abbiano richiesto l’individualizzazione delle carte di inclusione, l’abilitazione all’effettuazione dei bonifici verrà riconosciuta a tutti i titolari della carta.
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