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ADI, sono incinta posso richiederlo subito o devo aspettare che il bambino sia nato?

Assegno di Inclusione: spetta anche ai minori, ma si possono considerare tali anche a pochi mesi dalla nascita?

donna incinta – codiciateco.it

Mettiamo caso che una donna sia incinta e manchino pochi mesi alla nascita del bambino: il figlio che si trova nel grembo materno può già considerarsi un minore ai fini dell’Assegno di Inclusione? La risposta è tutt’altro che scontata e ci sono dei paragoni da fare con altri sostegni statali che sono organizzati diversamente dall’Adi, l’aiuto fortemente voluto dal governo Meloni che è andato a soppiantare da gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza.

Come sappiamo l’Assegno di Inclusione è rivolto alle famiglie che abbiano all’interno del nucleo minori, over 60, disabili, donne vittime di violenza, soggetti svantaggiati. Sappiamo anche che chi non ha ancora compiuto i 60 anni anche se lo farà nel 2024, è ritenuto abile al lavoro e dunque non può saltare la fila del Supporto Formazione Lavoro. Ma quello che non tutti sanno è se un nascituro ancora nel grembo materno è già da ritenersi un minore oppure occorre aspettare il giorno della sua nascita.

Assegno di Inclusione: si può richiedere a pochi mesi dalla nascita del figlio? La risposta è inequivocabile

donna in gravidanza – codiciateco.it

Se un bambino non è ancora nato, secondo le regole dell’Adi non può essere considerato minore e dunque non può essere richiesto l’Assegno di Inclusione. Diverso il discorso per l’Assegno Unico Universale che si può richiedere già dal settimo mese di gravidanza. Per l’Adi, dunque, si dovrà attendere la nascita del piccolo e ottenere subito il suo codice fiscale. Il codice fiscale viene assegnato automaticamente al momento della registrazione della nascita, all’anagrafe: “Il codice fiscale viene attribuito dai Comuni ai neonati, al momento della prima iscrizione nei registri d’anagrafe della popolazione residente, attraverso il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria”, sottolinea l’Agenzia delle Entrate che genererà la tessera.

Di solito il primissimo codice fiscale dopo una nuova nascita, viene rilasciato in formato cartaceo. La tessera, invece, viene spedita all’indirizzo di residenza dopo circa 1 mese. Nel caso di neonati la tessera ha validità di 1 anno e non 6 come per gli adulti. Poi, la nuova tessera sanitaria con validità classica di sei anni verrà preparata e spedita quando il piccolo verrà registrato all’ASL di competenza. Dunque niente Assegno di Inclusione fino al giorno del grande evento.

Rinaldo Ricci

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