Quali sono le restrizioni lavorative a cui deve sottostare chi percepisce l’ADI? Facciamo chiarezza in merito.
Chi percepisce il sussidio economico ADI può lavorare, ma ci sono alcune condizioni che vanno rispettate. In primis, è obbligatorio dichiarare la propria posizione lavorativa tramite l’apposito modello ADI Com ridotto o tramite l’ADI Com esteso. In quanto al primo, è rivolto a tutti coloro che già lavoravano al momento della presentazione della domanda. Il secondo, al contrario, riguarda chi ha iniziato a lavorare in un momento successivo all’inizio della percezione del sostegno economico.
Questi modelli ADI sono indispensabili per dichiarare la propria posizione lavorativa e vanno presentanti entro un periodo di tempo specifico, altrimenti si rischia la decadenza del sussidio economico. Vediamo quali sono state le dichiarazioni che l’INPS ha rilasciato in merito.
Il modello ADI Com sarà disponibile a breve. Nel frattempo, l’INPS ha chiarito le tempistiche da rispettare per presentarlo: tramite l’ADI Com esteso, i percettori del sussidio sono tenuti a comunicare gli aggiornamenti entro 3 mesi dal cambiamento delle condizioni lavorative. Per tranquillizzare coloro che sono in attesa di effettuare la dichiarazione, tramite il profilo ufficiale sui social media, l’Ente ha provveduto a diffondere la notizia che già dal mese di marzo il modello sarà disponibile e si potrà procedere.
Questo significa che chi percepisce l’ADI può lavorare, sia in forma dipendente che in autonomia, purché il reddito che si percepisce dall’attività lavorativa non superi la soglia prevista per ottenere l’agevolazione economica. La normativa vigente precisa che il limite da non oltrepassare è di 3000 euro lordi l’anno per tutto il nucleo familiare. In ogni caso, questo reddito non viene considerato fin quando l’ISEE non supererà effettivamente i 3000 euro.
Nel momento in cui la soglia viene superata, la presenza di un lavoro autonomo o dipendente andrà ad incidere sul sussidio economico a partire dal mese successivo alla variazione. Tramite quanto dichiarato nel modello ADI Com esteso, l’INPS effettua il ricalcolo del beneficio. Non compilare la dichiarazione comporterebbe la sospensione dell’Assegno di Inclusione o la sua decadenza dopo tre mesi di inadempienza.
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