Assegno di inclusione, segnalazioni anche sulla stessa pagina INPS: molti stanno ricevendo questi strani sms che stanno preoccupando. Di che si tratta
L’assegno di inclusione è entrato a tutti gli effetti nei nuovi scenari italiani da inizio 2024, ovvero quando ha preso ufficialmente il posto del Reddito di Cittadinanza mandato in pensione, e sta già aiutando migliaia di famiglie che vivono purtroppo in una condizione economica estremamente difficile, ovvero senza un vero lavoro e un reddito con cui assicurarsi mensilmente quanto meno i beni di primissima necessità. Tante altre, però, sono attualmente in attesa di un verdetto dell’INPS in arrivo a breve e per il quale dipende, al momento, la loro sopravvivenza.
Per presentare domanda, come ormai abbondantemente noto, è necessario la presenza in famiglia di un minore, disabile o anziano in famiglia sotto una certa soglia economica. Sono i primissimi requisiti necessari per poter fare preliminarmente domanda e sperare in un esito positivo, fermo restando che andranno poi analizzati anche altri aspetti come il reddito del nucleo e alcuni eventuali beni. Spesso per un errore di forma una prima domanda è stata inizialmente respinta o messa in stand-by, salvo poi essere concessa successivamente una volta chiarito l’equivoco che sia la precedente integrata o direttamente una nuova richiesta più nitida e lineare.
Ciò che potrebbe accadere in caso di doppia domanda, soprattutto considerando i milioni di domande effettuate e lavorate ogni giorno dal sistema, è che potrebbe crearsi confusione con messaggi che arriverebbero dall’INPS in merito alla convocazione presso i servizi sociali. C’è tempo 120 giorni, infatti, per adempiere a tale dovere una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale. Superato tale limite, senza la presenza di un messaggio di chiamata/promemoria, si rischia la sospensione della misura. Ecco perché è bene appuntarsi il giorno di inizio e la data limite da tenere in considerazione, senza correre il rischio di avvicinarsi troppo ma muoversi in largo anticipo.
Per quanto riguarda però il caso della doppia convocazione, è quanto segnalato da un utente sulla stessa pagina Facebook INPS ma in realtà non è l’unico. “Oggi è arrivato un messaggio da Inps che dice che mancano 7 giorni per presentarsi ai servizi sociali, ma è riferito ad una domanda vecchia di dicembre che è stata annullata! Ne ho fatta una nuova a febbraio che è accolta e sul sito mi dice che mancano 105 giorni in realtà. Non è che rischio mi blocchino la nuova domanda anche se è riferito a quella vecchia annullata?”, chiede il titolare ADI in questione.
“Vale la seconda domanda se ha annullato la prima“, è stata la replica dell’ente che suggerisce, per essere scrupolosi al 100%, di segnalare alla sede territoriale di appartenenza per fugare via ogni dubbio. Tuttavia è possibile che per chi abbia fatto più di una domanda possa ricevere un sms in quanto automatico, avviato dallo stesso sistema nonostante nel frattempo sia stata aperta un’altra pratica. E’ sempre opportuno osservare il numero di protocollo per essere certi della domanda a cui ci si fa riferimento in qualunque sede.
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