Se la domanda di Assegno di Inclusione o ADI risulta ancora sospesa, sono queste le voci che potrebbero dover essere controllate: ecco di cosa si tratta.
L’Assegno di inclusione (o ADI) è un sussidio economico riconosciuto ed erogato ai nuclei famigliari in condizioni di svantaggio che presentano la domanda. Sono migliaia gli italiani che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione. Tra questi, la maggior parte ha già ricevuto le prime due mensilità e attende la ricarica tra pochi giorni della terza mensilità. Sono però anche tante le persone la cui domanda risulta ancora sospesa. In questi casi, quali sono le voci dell’istanza che devono ancora essere sottoposte a controllo?
Domanda dell’Assegno di Inclusione sospesa: quanto tempo è necessario prima dei controlli?
I richiedenti dell’Assegno di Inclusione devono sottoscrivere il Patto di Attivazione digitale (PAD). Se la domanda per l’ADI supera con esito positivo i controlli relativi ai requisiti previsti dalla normativa, allora la richiesta risulta accolta. Nei casi in cui tali requisiti non risultano rispettati, le domande vengono bloccate.
In data 14 febbraio 2024, sul sito web dell’INPS è stato pubblicato il Messaggio Hermes numero 684 avente per oggetto le modalità per la verifica dello stato delle domande ADI. Nel comunicato si legge che gli utenti che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione entro il 31 Gennaio potranno visualizzare nel portale istituzionale dell’Inps, se questa è stata accolta, respinta o sospesa per la necessità di un supplemento istruttorio.
Una volta che la domanda per l’Assegno di Inclusione è stata presentata occorre attendere la validazione da parte dell’INPS. La domanda ADI può essere modificata finché si trova nello stato “in bozze”, e quindi finché non è stata inviata. Una volta spedita e acquisita dai sistemi INPS, non è più possibile modificarla. Se la domanda risulta sospesa a causa della discordanza sulla residenza o a causa dell’ISEE, la rettifica è possibile. Corretti e rettificati i dati ISEE e/o ANPR, il sistema INPS rielabora la domanda. Se non sono presenti queste discordanze, per modificare la domanda l’unica operazione possibile è annullare la domanda stessa finché non si trova nello stato di “verificata”.
Come procedere al controllo dello stato della domanda di Assegno di Inclusione
Per procedere al controllo dello stato della domanda di Assegno di Inclusione si dovrà cercare sul motore di ricerca il sito web “operatori ADI”. Nella homepage ADI sarà possibile verificare i requisiti della domanda ADI. Se l’istanza è stata sospesa per la necessità di un supplemento istruttorio, i controlli anagrafici dovranno essere affidati ai Comuni. Saranno i Comuni, attraverso l’incrocio delle informazioni dichiarate dal cittadino, a controllare i dati presenti nella domanda. L’INPS, dunque, contestualmente alla sospensione della domanda comunica, attraverso la piattaforma GEpI, ai Comuni la necessità di ulteriori verifiche.
L’esito delle verifiche deve essere comunicato dai Comuni all’INPS attraverso la stessa piattaforma GEpI entro sessanta giorni a partire dalla data in cui l’INPS ha chiesto ulteriori verifiche ai Comuni stessi. Le condizioni di svantaggio, dichiarate dal cittadino al momento della presentazione della domanda, dovranno essere certificate dai Comuni. Una volta che i Comuni avranno completato le verifiche, l’INPS incrocerà i dati ricevuti da Comuni con quelli ricevuti dai cittadini e provvederà a sbloccare o annullare l’istanza.