ADI, convocazioni presso i servizi sociali. Cambiano le scadenze previste per gli appuntamenti. Che cosa si deve sapere.
L’Assegno di Inclusione (ADI) prevede alcune precise scadenze dopo la presentazione della domanda. In questa tempistica assume un’importanza notevole la scadenza relativa alla convocazione presso i servizi sociali, dopo la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD). Ricordiamo che la sottoscrizione del PAD sulla piattaforma digitale SIILS (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) dell‘INPS è una condizione non eludibile per il beneficio economico.
Successivamente a questa operazione, il richiedente è convocato dai servizi sociali, o si presenta spontaneamente, del Comune di residenza per la definizione del percorso di attivazione individuale dei componenti il nucleo familiare e l’individuazione delle situazioni di esclusione sociale. Si tratta di un percorso che coinvolge il richiedente e il suo nucleo familiare. Saltare l’appuntamento presso i servizi sociali ha conseguenze molto gravi.
ADI, convocazione mancata. Le nuove scadenze
Dalla sottoscrizione del PAD, il richiedente deve presentarsi entro 120 giorni presso i servizi sociali per il primo appuntamento, cui si è accennato. Una mancata presentazione entro la scadenza dei 120 giorni ha conseguenze gravi. Se il richiedente è convocato, ma non si presenta, decade dal beneficio. Se l’incontro non si svolge per mancata convocazione da parte dei servizi sociali e mancata presentazione autonoma del richiedente, la prestazione è sospesa fino allo svolgimento dell’incontro.
Come si vede delle linee molte severe, ma proprio per le scadenze con i servizi sociali ci sono importanti novità . Solo per le domande presentate entro il 29 febbraio 2024, il termine dei 120 giorni è calcolato a partire dall’invio del flusso di domande dalla piattaforma GePi, non dalla sottoscrizione del PAD. Per il primo flusso di domande, il termine dei 120 giorni si calcola dal 26 gennaio 2024, data della trasmissione a GePi.
La modifica della tempistica è chiarita da una Nota del ministero del Lavoro (28 marzo 2024). E riguarda come specificato solo questa prima fase di attuazione della prestazione. La piattaforma GePi è quella usata dagli operatori dei comuni per gestire le convocazioni e le presentazioni spontanee dei nuclei familiari beneficiari dell’ADI.
La proroga è stata decisa per questa prima fase, in considerazione delle moltissime richieste da parte dell’INPS per gli incontri, tramite i servizi sociali, con le famiglie beneficiarie. Per calendarizzare al meglio i primi appuntamenti con i beneficiari ed evitare che questi si ritrovino con il contributo sospeso, il ministero ha introdotto una proroga.
Con l’allineamento delle piattaforme, la gestione delle domande e degli appuntamenti in calendario sarà definita e riorganizzata. Da sottolineare che per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024, la scadenza dei 120 giorni per l’incontro con i servizi sociali torna a essere calcolata a partire dalla sottoscrizione del PAD.