Se trovi un nuovo lavoro potrai scegliere: scopri in che modo poter continuare a ricevere l’ADI e per quanto tempo.Â
L’assegno di inclusione o ADI è un sostegno economico riservato ai cittadini italiani (europei o residenti in Italia da almeno 5 anni) che abbiano all’interno del proprio nucleo famigliare persone fragili. Ad esempio: minori, persone con disabilità o ultrasessantenni. Il futuro ricevente dell’ADI dovrà inoltre dimostrare di avere un ISEE inferiore ai 9.360 euro.
In caso di esito positivo dopo l’invio della domanda per l’assegno di inclusione: tale sostegno – nonostante possa essere soggetto a eventuali rinnovi – avrà generalmente una durata di 18 mesi, con lo stop di 1 mese.
Scopriamo ora come bisogna comportarsi nel caso in cui la persona interessata a ricevere questo sostegno venga assunta per svolgere, contemporaneamente o in un secondo momento, un’attività lavorativa.
ADI, qual’è la durata del sostegno se trovi un lavoro
Nel 2024 sono state applicate alcune modifiche alle modalità di ricezione e di richiesta per l’assegno di inclusione. Ad esempio, vi è ora la possibilità di rinnovare la ricezione del sostegno economico per un periodo massimo di 12 mesi.
Sulle modalità di rinnovo, ad esempio, per quel che riguarda le persone anziane: è bene ricordare che l’ADI non può essere passibile di rinnovo automatico. Le modalità di verifica dei requisii necessari per ricevere l’assegno di inclusione sono state nuovamente riportate sul sito ufficiale INPS il 10 febbraio scorso.
Le novità sono state pubblicate grazie a una comunicazione che prevede anche alcuni aggiornamenti sul Nuovo Sistema informativo Sanitario. Una nota segue anche l’andamento delle soglie minime e massime riguardanti l’integrazione del reddito prevista dal sostegno. Saranno di un min. 480 euro  e un max. 6mila euro all’anno.
In alcuni casi, invece, può essere fondamentale conoscere quando verrà sbloccata la domanda sospesa per L’ADI. Specialmente per quel che riguarda le famiglie che includono al loro interno persone differentemente abili. L’assegno di inclusione resta compatibile – nel 2024- con la DISCOLL e NASPI.
Fin quando lo riceverai dopo l’assunzione
Tutti i cittadini che già ricevono l’ADI (assegno di inclusione) e avviano parallelamente una nuova attività lavorativa sono tenuti a comunicare quanto prima tale cambiamento al proprio ufficio INPS di riferimento, o tramite i portali on-line, pur potendo continuare a ricevere il sostegno.
In caso di avvenuta assunzione l’assegno di inclusione resta garantito per un periodo di tempo limitato. Ossia per un massimo (relativo) di 2 mesi dal momento dell’inizio della nuova attività lavorativa. L’assegno di inclusione resterà , infatti, cumulabile per i cittadini con un reddito che non superi i 3mila euro annui. Anche in questo caso le modifiche dovranno essere comunicate all’INPS.