L’ADI andrà incontro a un cambiamento: ecco quali saranno le modifiche nell’Assegno di Inclusione dopo che verranno valutati i benefici dell’aiuto.
L’INPS ha diffuso un messaggio ad alcune famiglie che beneficiano dell’Assegno di Inclusione. L’Istituto ha avvisato i nuclei famigliari che verrà somministrato un questionario ad alcuni beneficiari. La selezione delle famiglie è ancora in corso. La campionatura sarà volta a verificare i percorsi di attivazione ADI. Ecco quale sarà la portata del cambiamento.
Avviso INPS sull’ADI: al via l’iter per la selezione dei beneficiari, ecco quale sarà il cambiamento
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato sul proprio sito web l’avvio dell’iter di valutazione dei percorsi di attivazione ADI sulla popolazione dei percettori. La valutazione è operata secondo un progetto di ricerca, approvato dal Comitato Scientifico. Lo scopo di quello che viene definito un “esperimento controllato” è valutare l’impatto aggiuntivo sul benessere delle famiglie che beneficiano dell’ADI. In particolare verrà valutato l’impatto che hanno avuto gli incontri delle famiglie con gli assistenti sociali.
I beneficiari che hanno ricevuto le prime mensilità del sussidio economico devono rispettare determinate scadenze per non rischiare che l’ADI venga sospeso già da giugno. La normativa inerente l’ADI pubblicata sul sito web dell’INPS prevede infatti che i beneficiari debbano presentarsi per il primo incontro presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.
La distinzione dei gruppi per la valutazione
Secondo l’iter dell’esperimento controllato, verranno osservati tre gruppi di nuclei famigliari che percepiscono l’ADI. In particolare verranno valutate le condizioni di vita prima del sussidio dell’Assegno di Inclusione e dopo la partecipazione alla misura. I gruppi sono suddivisi in tre campioni, distinguendo tra nuclei familiari che possono aderire ai percorsi di inclusione su base volontaria, su base obbligatoria o che hanno ricevuto l’esonero. Del primo gruppo (T1) fanno parte coloro che non hanno un obbligo lavorativo, come le persone sopra i sessanta anni. Al secondo gruppo trattamento (T2) appartengono coloro che sono obbligati alla sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato presso i Centri per l’impiego. Il terzo gruppo è quello composto da coloro che sono tenuti alla sola sottoscrizione del PAD, con l’esonero dal lavoro.
Verranno effettuate delle valutazioni su ciascuno dei tre gruppi. L’INPS cercherà in questo modo di comprendere l’effettiva portata dell’Assegno di Inclusione e l’utilità dell’obbligatorietà dell‘iscrizione ai Centri per l’Impiego. Le comunicazioni stanno già arrivando alle prime famiglie selezionate. Nel corso dei prossimi giorni, arriveranno anche a tutte le altre.