A volte è possibile rateizzare il proprio debito con 120 rate di comune accordo con l’Agenzia delle Entrate: ecco quando ciò diventa possibile.
A volte, per svariati motivi, ci si può trovare a fare i conti nella propria vita con alcune difficoltà di natura economica. Talvolta può essere il frutto di un errore commesso o di una operazione sbagliata dal punto di vista magari finanziario. Qualche altra volta, può anche essere un qualcosa che ha radici solo all’esterno, come si suol dire in questi casi. In ogni caso, nel momento in cui si tratta di una situazione molto grave e delicata e di importi grandi, si può ricorrere ad una soluzione sicuramente comoda. Stiamo parlando della rateizzazione del debito in questione. Chiaramente maggiore è l’importo, più saranno le rate previste.
In condizioni, per così dire, normali, la massima rateizzazione che si può ottenere è a 72 rate, che corrispondono a sei anni. In alcuni casi eccezionali, però, il dilazionamento del pagamento può essere ancora più ampio ed arrivare addirittura a 120 rate. Che, tradotte in altri termini, vogliono dire che tale debito viene estinto in 10 anni. Questo privilegio, per così dire, viene riconosciuto solo in rari casi ed a condizioni molto specifiche e particolari che noi andremo a vedere. Al fine, come al solito, di offrire ai nostri lettori un quadro definito della situazione per evitare di commettere errori.
Chiaramente, dal momento che si tratta di un qualcosa di estremamente comodo ed al contempo di rischioso per l’Agenzia delle Entrate, si tratta di un qualcosa che si attiva a determinate condizioni. Oltre ad essere in una situazione di obiettiva difficoltà, è necessario che ci sia anche una comprovata e grave situazione legata alla congiuntura economica, per ragioni che esulano dalla propria responsabilità.
Tradotto in altri termini, questa procedura si attiva solo nel momento in cui non si è nelle condizioni per sostenere 72 rate per responsabilità che non sono proprie. Per le persone fisiche o ditte individuali in contabilità ordinaria, la procedura in questione di 120 rate si può attivare solo con un indice di liquidità tra 0,5 e 1 e con un valore della rata superiore al 10% del valore della produzione. Un discorso che, ovviamente, non si potrà applicare per la causa miliardaria di Agenzia delle Entrate contro Google. Andiamo ora a vedere come funziona per coloro che hanno una contabilità semplificata.
La condizione di comprovata e grave situazione legata alla congiuntura economica per le persone fisiche in contabilità semplificata si verifica quando l’importo della rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare che risulta dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE che è poi da allegare alla domanda. Chiudiamo ricordando che l’Agenzia delle Entrate sta per pignorare alcuni conti.
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