Quali sono i cambiamenti apportati appositamente per facilitare la vita di tutti noi in termini di imposta di successione, ora è tutto più semplice.
Imposta di successione, il Governo ha approvato un decreto delegato che introduce importanti modifiche alle procedure di calcolo e liquidazione in materia. Ciò riguarda pure le imposte di donazione e registro, con l’obiettivo di semplificare e rendere più accessibili questi adempimenti fiscali.
La riforma entra in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 e prevede diverse novità significative. Innanzitutto, viene introdotto il principio di “autoliquidazione” sia per l’imposta di successione che per quella di registro. Ciò significa che saranno gli eredi stessi a calcolare e versare l’imposta dovuta, entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione.
L’intervento dell’Agenzia delle Entrate sarà limitato a eventuali verifiche e rettifiche, dando vita a un’imposta “complementare” anziché “suppletiva” come avveniva in precedenza. Altra modifica importante riguarda le modalità di presentazione della dichiarazione di successione, che diventerà esclusivamente telematica. Con l’eccezione dei soli soggetti non residenti che potranno ancora inviarla per raccomandata.
Cosa cambia nella successione nel 2024?
E non sarà più necessario indicare gli estremi degli atti di alienazione a titolo oneroso effettuati negli ultimi sei mesi né allegare gli estratti catastali degli immobili e i certificati relativi a navi e aeromobili. Il decreto interviene anche sui trasferimenti d’azienda in ambito familiare, prevedendo l’esclusione dalla tassazione quando il trasferimento di quote sociali e azioni avviene a favore di discendenti e del coniuge.
A condizione però che venga acquisito o mantenuto il controllo per almeno 5 anni. Tale agevolazione si applica anche ai trasferimenti di partecipazioni in società residenti in Paesi UE, SEE o Stati con adeguato scambio di informazioni. In base a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, con questo decreto governativo viene chiarito anche quello che è il momento di tassazione dei trust.
L’imposta si applica al momento del trasferimento dei beni e diritti ai beneficiari, ma potrà essere prelevata anticipatamente, ovvero quando il fiduciario presenta la dichiarazione di successione o quando i beni vengono conferiti nel trust. In quest’ultimo caso, non si avrà un’ulteriore tassazione al momento del trasferimento ai beneficiari.
Un’altra novità riguarda l’imposta di bollo, il cui pagamento per gli atti da registrare a termine fisso potrà essere effettuato tramite modello F24, con la possibilità di compensazione. Ed è stata introdotta la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa per correggere errori o omissioni.
Questo decreto delegato rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione delle procedure fiscali legate a successioni, donazioni e trasferimenti di aziende in ambito familiare. E va incontro alle esigenze dei contribuenti, in particolare dei più giovani. Ma occorre prestare la massima attenzione, pena multe belle grosse in caso di disattenzioni o di inadempienze.