Acquisto di una nuova casa, attenzione a questo dettaglio: come verificare la classe enegetica e quanto incide sul costo

Stai per comprare casa? Allora fai attenzione alla classe energetica, basta poco per commettere un grosso errore!

Con l’approvazione della Direttiva Ue sulle case green da parte del Parlamento Europeo a marzo 2023, il panorama dell’acquisto immobiliare è destinato a subire un significativo cambiamento. Infatti si va a porre maggiore attenzione sulla classe energetica degli edifici. Dal 2028, tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni. Mentre le residenze esistenti dovranno rientrare nelle classi energetiche E entro il 2030 e nella D entro il 2033.

attenzione alla classe energetica
Se acquisti una nuova casa fai attenzione alla classe energetica – Codiciateco.it

Questa direttiva, prevista operativa in Italia nel 2025, avrà un impatto sostanziale sul mercato immobiliare. Renderà cruciale la comprensione di cosa significhi la classe energetica di una casa per chi si appresta a comprarla. Con oltre 12 milioni di edifici residenziali in Italia, la distribuzione nelle diverse classi energetiche è variegata. Il 6,5% si trova nelle classi A1-A4 (più efficienti), il 6,7% nelle classi B e C, il 9,9% nella classe D, il 16,5% nella classe E, il 25,1% nella classe F e il 35,2% nella classe G, la meno efficiente.

Analisi del mercato immobiliare ha rivelato che nel 2022, gli immobili transati erano principalmente quelli nelle classi energetiche più basse, evidenziando una tendenza all’acquisto di edifici meno virtuosi dal punto di vista energetico.

Come fare attenzione alla classe energetica

Il Decreto Legislativo 192 del 2005 e il Decreto Ministeriale 162 del 2015 hanno stabilito che, in caso di compravendita o locazione di un immobile, debba essere redatto un Attestato di Prestazione Energetica (APE) da un tecnico abilitato. Questo documento è essenziale per valutare l’efficienza energetica dell’abitazione, calcolando il consumo di energia elettrica e contribuendo alla sensibilizzazione sull’uso di fonti energetiche sostenibili.

Dal 2016, nuovi criteri come il raffrescamento estivo e la ventilazione meccanica controllata sono stati inclusi nei calcoli delle classi energetiche. La certificazione energetica viene stilata da un tecnico specializzato, considerando parametri come infissi, dimensioni, materiali, dispersione di calore e l’uso di impianti rinnovabili.

Che cos'è l'attestato di prestazione energetica
Sarà importante avere l’attestato di prestazione energetica (APE) per l’acquisto di una casa – Codiciateco.it

Le classi energetiche vanno dalla A (migliore) alla G (peggiore) e rappresentano la valutazione dell’efficienza energetica di un edificio. La classe A include le sottoclassi A1-A4, caratterizzate da un impatto energetico quasi zero e conformità alle norme antisismiche. Le classi B e C indicano case con consumi bassi e sostenibili, sottoposte a interventi di riqualificazione.

La classe D comprende abitazioni relativamente recenti, mentre la classe E rappresenta gli edifici costruiti tra gli anni ’70 e ’90. Le classi F e G coinvolgono edifici più datati, con la G a rappresentare la categoria meno efficiente.

Come impatta la classe sul valore della casa

L’efficienza energetica impatta direttamente sul valore degli immobili. Secondo una ricerca di Immobiliare.it, le case in classe E (o inferiore) hanno visto una diminuzione del valore del 8% tra il 2017 e il 2022. Al contrario, le abitazioni in classe A si sono rivalutate del 2%. Banca d’Italia conferma che le abitazioni nelle prime quattro classi energetiche (A-D) hanno un prezzo medio superiore del 25% rispetto a quelle in classe G.

Attualmente, le abitazioni classificate con una bassa efficienza energetica non sono soggette a blocchi di vendita. Tuttavia, con l’entrata in vigore della nuova direttiva europea entro il 2030, la conformità agli standard energetici diventerà obbligatoria per garantire la vendibilità futura. Mentre non sono ancora previste sanzioni, è consigliabile intraprendere azioni immediate per migliorare l’efficienza energetica degli immobili.

Qui su Codici Ateco, tuttavia vogliamo sottolineare come questa direttiva rischia seriamente di mettere in ginocchio le famiglie: praticamente nessuno ha i soldi per lavori di efficientamento energetico che possono arrivare a costare 40.000 euro o più. Dunque le famiglie già in forte difficoltà saranno gravate di un onere assurdo mentre il mercato immobiliare potrebbe rischiare uno shock davvero pericoloso e con effetti sistemici. Ci sembra importante mettere in guardia contro questi rischi visto che ben poco se ne parla.

Gestione cookie