Che cosa si intende per accertamento sanitario, a cosa serve e, soprattutto, come si fa a richiederlo? Rispondiamo a queste e altre domande.
Vi siete mai chiesti che cosa si intenda per accertamento sanitario? Come suggerisce l’espressione stessa, esso indica un processo di verifica delle condizioni di salute (sanitarie, per l’appunto) di un soggetto. Si attua dunque quando, in caso di invalidità, un cittadino si sottopone a verifiche da parte degli enti di competenza al fine di vedersi riconosciuta una percentuale di invalidità.
A sua volta lo stato riconosciuto di invalidità dà accesso a una serie di bonus e agevolazioni, che vanno dall’esenzione ticket fino all’esenzione dal bollo auto o dal passaggio di proprietà, ma anche ad agevolazioni fiscali e sconti per l’acquisto di auto o dispositivi elettronici. Per ottenere lo status di invalido civile, però, bisogna sottoporsi ad alcune verifiche.
L’iter da seguire è piuttosto lungo, soprattutto a causa dei tempi di attesa per la verifica della documentazione. Per prima cosa bisogna dunque procurarsi tutta la documentazione medica necessaria ad attestare il proprio stato di salute. In seguito, tramite richiesta del proprio medico curante, si invia una segnalazione all’INPS per aprire la pratica di accertamento sanitario. Successivamente si può procedere per via telematica in autonomia, oppure rivolgendosi a un patronato.
In questa sede si potrà inoltrare anche la richiesta per la pensione di invalidità civile, che verrà erogata a partire dal mese successivo all’accertamento dell’invalidità qualora sussistano i requisiti. In particolare bisognerà rientrare in alcuni requisiti reddituali (5.725,46 euro per gli invalidi parziali e 19.461,12 euro per gli invalidi totali) e ottenere almeno il 74% di invalidità.
Dopo aver preso visione della richiesta l’INPS può chiamare a visita il cittadino, davanti a una commissione formata da un medico legale (presidente), 2 medici ASL, un rappresentante delle associazioni sanitarie ed, eventualmente, un esperto in malattie neurologiche o psichiatriche.
Durante la visita il richiedente risponde a una serie di domande sulla propria condizione di salute e, in seguito a verifiche, l’INPS decide se e quale percentuale di invalidità concedere. Inoltre specifica se ci sarà bisogno di visite di controllo oppure no.
Tra la visita e la risposta possono passare circa 30 giorni lavorativi, che si riducono a 15 in caso di accertamento di malattie oncologiche.
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