Case e proprietà senza eredi, che cosa succede in questo caso. Di seguito una panoramica della normativa in vigore.
La successione di un bene o proprietà, sia un bene immobile che del denaro in depositi e conti corrente, è regolata con molta attenzione dalla legge. La norma infatti prevede una vasta casistica individuando diritti e doveri degli eredi, a partire dai familiari più stretti.
Ma che cosa succede in caso di un bene immobile quando mancano del tutto gli eredi? Non si tratta di una domanda banale. Può interessare chiunque anche se non direttamente coinvolto dalla successione. Pensiamo ai vicini che potrebbero avere danni da un immobile in cattivo stato di manutenzione, senza sapere chi è il proprietario o chi ne sono gli eredi.
Una condizione del genere è frequente più di quanto si pensi. Oggi sono molte le famiglie mononucleari, composte da una sola persona, senza coniuge o discendenti e parenti più o meno stretti. Un anziano solo, senza figli o parenti noti, compresi fratelli e sorelle, e naturalmente o genitori, ne è l’esempio più tipico.
Un parente lontano può subentrare nella successione, se mancano familiari più vicini. Le regole sono dettate dalla successione legittima, con un preciso ordine di priorità e divisione delle quote spettanti agli eredi. Questo avviene in caso di assenza di testamento o se esso non comprende tutti i beni posseduti dal defunto. Al contrario con un testamento parte dei beni del defunto possono essere attribuiti anche ad estranei, secondo le sue volontà.
Se in mancanza di un testamento e in assenza completa di eredi, compreso il caso di eredità rifiutata perché fatiscente, non commerciabile, con costi di ristrutturazione elevati, scatta un’altra norma successoria. Il bene passa allo Stato, in quanto l’eredità è vacante. A indicarlo è l’articolo 586 del Codice civile secondo cui in assenza di parenti del defunto fino al sesto grado, o di eventuali designati dal testamenti, l’eredità è devoluta allo Stato.
Così lo Stato acquisisce tutti i beni mobili e immobili della persona defunta se non ci sono eredi, o se questi rifiutano l’eredità. Questa regola è fatta per evitare che i beni del defunto possano andare a individui troppo lontani dal nucleo familiare. Gli estranei ammessi all’eredità sono possibili solo in caso di testamento. Lo Sato poi acquisisce i beni senza bisogno di apposito provvedimento e senza necessita di accettazione.
Lo Sato diventa erede necessario e a titolo universale. Il passaggio alla Stato comporta che quest’ultimo risponda anche dei debiti maturati nei confronti dei creditori. Questi per ottenere quanto gli spetta dovranno rivolgersi al Demanio o al Comune che ha ricevuto in custodia il bene immobile.
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