Affrontare un colloquio nel modo giusto è essenziale per superarlo con successo. Ecco otto suggerimenti per aiutarti a gestire l’ansia
Il momento del colloquio è una fase importantissima del processo di selezione. Se un’azienda ti offre la possibilità di raccontare di te a voce, vuol dire che ha trovato interessante il tuo CV e ti reputa un ipotetico candidato ideale per la posizione.
Il colloquio servirà per conoscerti meglio, capire come ti poni e come parli, quanto sei motivato per quella specifica posizione lavorativa e quale valore aggiunto potresti garantire all’azienda.
Sappiamo che i colloqui possono essere fonte di stress. Per molti, infatti, entra in gioco quello che possiamo chiamare “panico da prestazione” e gestire l’ansia diventa praticamente impossibile.
In questo articolo cercheremo di darti alcuni consigli non solo per gestire ansia e stress da colloquio, ma per aiutarti a fare emergere tutte le tue soft skills vincenti e la tua motivazione. Ecco cosa devi tenere in considerazione ogni volta che prepari un colloquio.
Prima di partire ad elencarti i nostri 8 suggerimenti, devi tenere in considerazione un aspetto importante che forse non avevi mai considerato: un colloquio non si improvvisa, si prepara.
Non stiamo dicendo che dovrai imparare a memoria le cose da dire, questo servirebbe solo a farti andare ancora più in panico nel momento in cui dovessero farti una domanda non prevista. Per “preparare un colloquio” intendiamo che dovrai informarti sulla posizione per cui ti stai candidando e sull’azienda che sta facendo selezione. Ma non solo, più dimostrerai di conoscere il settore in cui si muove l’azienda, più risulterai il candidato ideale per la posizione.
Adesso vediamo passo per passo come affrontare al meglio il colloquio, con otto suggerimenti che potrebbero fare la differenza per il tuo futuro professionale.
Ricorda di verificare di possedere i requisiti richiesti e di non mentire. Per quanto tu voglia ottenere il posto, si presuppone che tu sappia davvero fare ciò che dici; perciò, se c’è qualcosa che non sai fare limitati a dire che pur non sapendo lavorare con il software x in passato hai avuto esperienza con strumenti simili e sei disposto a metterti in gioco ed imparare.
Studia per bene il sito web ufficiale dell’azienda, scopri chi ci lavora e chi, probabilmente, ti farà le domande al colloquio. Cerca le pagine social dell’azienda, dai un’occhiata ai competitors, segnati delle domande da fare in merito all’azienda. Questo dimostrerà che sei ben informato e sei curioso di scoprire di più su ciò che fanno. Se hanno una mission e una vision aziendali, cerca di comprenderne il senso e spiegare perché anche tu condividi i loro valori.
Durante il colloquio vengono poste domande abbastanza scomode a cui è sempre difficile rispondere, soprattutto se ti trovi a dover improvvisare. Ecco qualche esempio:
Queste domande sono solo esempi, ma è bene non farsi cogliere impreparato da questo tipo di domanda.
Se ti viene chiesto di parlare di te, delle tue aspirazioni o del perché potresti essere una risorsa preziosa, cerca di essere te stesso al 100%. Dimostra di essere determinato e anche se non sai davvero cosa farai tra 4 anni, focalizzati sul percorso: “non so dove mi porterà la vita tra 4 anni, ma so che lavorerò sodo per crescere in questo settore e fare del mio meglio per dare il mio contributo.”
La risposta che darai non dovrà essere un elogio a te stesso o alle tue capacità, ma servirà per fare capire la tua personalità e la tua determinazione. L’onestà paga sempre, perciò cerca di essere sincero e di fare capire chi sei in poco tempo.
Cerca di non sembrare ansioso o insicuro, ma poniti come se stessi avendo una conversazione con una persona prima ancora che con un selezionatore. L’uomo o la donna che avrai davanti non sono robot ma esseri umani con cui dovrai saper instaurare un dialogo. Cerca di mantenere un contatto visivo, sorridere, ed evitare di muoverti in modo ansioso. Ad esempio, non giocherellare con la penna che hai in mano, non muovere su e giù la gamba, cerca di essere sicuro di te come lo saresti a parlare con qualsiasi altra persona. Questo dimostrerà che sai gestire una situazione di stress nel modo giusto.
Arrivare in ritardo ad un colloquio non è un buon modo di presentarsi. Cerca di essere puntuale, o al massimo arriva qualche minuto prima. Un ritardo potrebbe essere vissuto dagli esaminatori come un esempio di poco impegno e serietà e potrebbe influenzare negativamente l’intero colloquio.
Se hai qualche dubbio su domande che ti sono state poste o sulla posizione lavorativa di per sé, non farti problemi a chiedere chiarimenti. Infatti, il colloquio non deve diventare un interrogatorio in cui gli unici a fare domande sono gli esaminatori, assicurati che la conversazione sia sempre bidirezionale e sfrutta l’occasione per chiarire eventuali tuoi dubbi. Ricorda che non è solo l’azienda a scegliere te, anche tu devi avere sufficienti strumenti per decidere di scegliere loro. La scelta deve sempre essere reciproca.
Prima del colloquio cerca di fare una scaletta di lavori passati che potrebbero essere rilevanti da approfondire in fase di colloquio. Ad esempio, se ti è capitato di svolgere incarichi affini o che richiedevano delle stesse capacità come: abilità organizzative, di lavoro in team ecc. approfondiscile.
Paradossalmente anche aver effettuato degli sport di quadra a livello agonistico, o aver fatto esperienza come volontario possono essere delle informazioni molto utili da fare emergere. Infatti, aiuteranno a fare capire se in passato hai avuto modo di rapportarti con successo con gli altri e perseguire uno scopo. Scegli bene su quali esperienza porre l’accento e quali invece tralasciare perché poco pertinenti. Hai poco tempo a disposizione, cerca di gestirlo al meglio.
Dopo il colloquio, prima di ricevere un feedback puoi decidere di mandare una mail di ringraziamento, qualora ti fossi trovato bene davvero. In questo caso potresti ringraziare per l’occasione che ti è stata data a prescindere dall’esito e per il tempo che hanno deciso di dedicarti. Ricorda di essere sincero e non buttare giù una serie di elogi proco credibili, limitati a dei ringraziamenti sentiti.
Se da parte tua invece il colloquio non è andato come speravi e hai sentito di non essere la persona giusta, ricorda che sei sempre in tempo a fare un passo indietro. Come dicevamo poco più su, il colloquio deve servire anche a te per capire se quella posizione lavorativa è davvero nelle tue corde o meno.
Dopo questi consigli ricorda la regola più importante di tutte: l’esperienza aiuta sempre. Più colloqui farai nella tua vita più imparerai a gestirli al meglio, e ad essere te stesso mentre racconti chi sei.
In bocca al lupo!
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