730: come funzionano i rimborsi, e quando scatta la sanzione, attenzione a questo errore che potrebbe costarti caro.
Il 730, è un documento ufficiale, per questa ragione deve essere preparato con la massima cautela, seguendo alcune regole. Chi infatti commette degli errori rischia delle sanzioni che partono da 250 € ,e possono arrivare anche a migliaia di euro. Sarà fondamentale infatti verificare tutti i dati inseriti.
Il 730 presentato, dovrà essere privo di errori ed omissioni, il discorso oltre che i contribuenti che presentano il 730 autonomamente, riguarda anche quelli che presentano quello in formula precompilata. In questo caso infatti, è necessario un ulteriore occhio di riguardo, nonostante non ci sia il rischio di controlli preventivi, non si potrà comunque sfuggire ai controlli successivi. Anche un 730 precompilato senza modifiche, potrà contenere degli errori e la responsabilità sarà solo del contribuente.
Anche chi inoltra il 730 in formula precompilata, ha la responsabilità di controllare i dati inseriti, resta al soggetto interessato infatti, il compito di verificare, modificare e integrare, i dati inseriti automaticamente. In alcuni casi potrebbe non essere necessaria alcuna modifica, tuttavia se sono presenti errori e omissioni sarà importante farci caso. La dichiarazione deve essere corretta altrimenti si rischia una sanzione che può arrivare al 180% dell’imposta evasa.
Attenzione però, perché il discorso non finisce qui, in alcuni casi la sanzione potrà lievitare fino al 240% dell’imposta evasa. Sanzioni maggiori riguardano le dichiarazioni omesse, dunque quelle non presentate, il 730 viene considerato omesso, non solo quando non si presenta l’intero documento, ma anche quando mancano dei tasselli fondamentali al suo interno. Inoltre sarà necessario presentarlo prima dello scadere dei 90 giorni dall’ultima scadenza per la presentazione.
In qualunque modalità venga presentato il 730, bisognerà controllarlo più volte, infatti sarà necessario leggere accuratamente anche il modello preparato dai diversi professionisti abilitati, come ad esempio il Caf o un’altra figura. È fondamentale controllare le ritenute riportate nella CU.
Il contribuente dovrebbe informarsi riguardo le detrazioni e le deduzioni, se questi errori dovessero essere evidenziati, il contribuente sarà tenuto a versare l’eventuale imposta dovuta, tuttavia non sarà sanzionato. Se invece l’errore riguarda un dato errato, fornito dallo stesso contribuente, dovrà saldare anche la sanzione. Tra i dati per cui si potrebbe essere sanzionati, che bisogna assolutamente controllare, ci sono quelli reddituali provenienti dai fabbricati, i dati che riguardano le detrazioni e quelli riferiti ai familiari a carico.
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