730/2024, tanti i soldi persi: chi non li vedrà mai più

In alcuni casi le detrazioni a cui si hanno diritto non si potranno ottenere: vediamo chi non otterrà i rimborsi

Banconote
Banconote in euro – codiciateco.it

A causa della crisi sempre più imperate, molte persone purtroppo hanno perso lo stipendio o hanno visto ridurlo. È ancora presto per le dichiarazioni dei redditi anche se grossomodo a partire da marzo le aziende cominceranno a inviare ai propri dipendenti o collaboratori il CU (Certificazione Unica) per provvedere appunto alla dichiarazione. Ma con gli stipendi più bassi, come farà chi deve recuperare detrazioni Irpef?

730/2024: chi rischia di non ricevere i rimborsi

Modello 730 per la dichiarazione dei redditi
Modello 730 – codiciateco.it

Generalmente le spese detraibili nel modello 730 sono sempre le stesse come quelle sanitarie o relative agli interessi sui mutui, le spese assicurative ma anche i lavori di ristrutturazioni della casa. Facciamo l’esempio delle spese che riguardano l’anno precedente quello in cui si presenta la dichiarazione dei redditi, il recupero avviene lo stesso anno in cui si realizza la dichiarazione mentre per la ristrutturazione della casa, siccome sono somme più alte, la detrazione è spalmata in più anni di dichiarazione. In questo articolo l’approfondimento sui recupero delle spese.

Il modello 730/2024 e modello Redditi PF/2024 sono relativi al 2023. Però potrebbero anche portare vecchie detrazioni relative a precedenti opere di ristrutturazione. Potrebbe però sorgere un problema: se un contribuente nel 2023 ha avuto una pesante crisi, come fa a recuperare le somme delle spese sostenute alle quali avrebbe diritto di accedere? Vediamo chi sono i contribuenti che perderanno ciò che gli spetta.

Ricordiamo che contribuente ogni anno ha diritto a detrarre la quota spettante nei limiti dell’Irpef lorda in base al proprio reddito. Se ad esempio deve recuperare 15mila euro di spese per la ristrutturazione in rate di uguale importo per 5 anni di dichiarazione dei redditi consecutivi (quindi sono 3mila euro annui), in uno di questi anni può essere incapiente per la perdita del lavoro o per aver guadagnato meno.

L’Agenzia delle Entrate prevede che la quota annuale di detrazione che non trova capienza nell’Irpef versata, non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta dei periodi d’imposta successivi e non può neanche essere chiesta a rimborso. In pratica, detto in altre parole, non si può fare nulla e la detrazione viene persa.

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