Rimborso 730 IRPEF, chi sono e quanto devono aspettare i beneficiari di questa prestazione fiscale. Vediamo i dettagli.
Siamo nel pieno della fase più importante dell’anno fiscale per milioni di contribuenti della penisola quella della presentazione della dichiarazione dei redditi. Il modello Redditi Persone Fisiche (PF), per i professionisti e i lavoratori autonomi in possesso di partita iva, e il modello 730, per dipendenti e pensionati, possono essere scaricati e utilizzati direttamente nella versione precompilata presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o preparati in autonomia dal contribuente o con l’ausilio di CAF o professionisti abilitati.
Scopo della dichiarazione è la verifica della tassazione IRPEF versata o da versare in virtù dei redditi raggiunti nell’anno d’imposta precedente (la dichiarazione de redditi 204, si riferisce all’anno di imposta 2023). Sulla base delle spese sostenute di carattere detraibile o deducibile si calcola la presenza di conguagli a credito o a debito.
Per quanto riguarda i pensionati, in genere questi presentano il modello 730, direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o con l’intervento di un CAF (Centri di assistenza fiscale). Possono così ottenere un rimborso, se spettante, direttamente dall’Istituto di previdenza sociale, se questo è indicato come sostituto d’imposta con i dati riportati dalla Certificazione Unica INPS.
Se la dichiarazione è presentata entro i primi giorni del mese, il rimborso avviene con il rateo pensionistico del mese di agosto o settembre. Si ottengono rimborso IRPEF, se il totale delle trattenute effettuate nel corso dell’anno fiscale risulta maggiore di quanto dovuto dal pensionato sul proprio trattamento. Si deve comunque presentare la dichiarazione entro la scadenza prevista per il 30 settembre di quest’anno.
Oppure se si sono delle spese mediche o altri costi deducibili e detraibili, oppure se riporta nella dichiarazione dei redditi coniuge e figli a carico, non indicati come detrazione nel trattamento pensionistico. Naturalmente in caso di presentazione nelle ultime settimane disponibili, i rimborsi saranno effettuati solo con gli ultimi assegni pensionistici dell’anno, ottobre o novembre. Quindi meglio presentare il modello 730 il prima possibile, per ottenere con anticipo le eventuali somme a cui si ha diritto.
Comunque per avere un quadro preciso della propria situazione e dell’ammontare esatto dell’assegno, si può consultare il cedolino della pensione, a partire da quello relativo al mese di agosto. La consultazione è possibile accedendo al sito dell’INPS con credenziali personali SPID, CIE e CNS, cercando il servizio nelle pagine apposite. Il rimborso è indicato dalla voce Saldo IRPEF Dich. Cred. 730.
Qui si visualizza l’importo spettante erogato nell’assegno del mese di agosto o di settembre. La somma sarà identica a quella indicata nel rigo 163 della dichiarazione dei redditi. Per ricevere senza problemi l’importo bisogna ricordare di indicare l’INPS come sostituto d’imposta, conservando la documentazione per almeno 5-6 anni.
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